Page 464 - Profili di Storia
P. 464

P2_Modulo05.qxp  19-03-2010  9:55  Pagina 449





                                                                                                Unità 18
                                                                                       L’apogeo dell’impero


                        del poeta satirico Giovenale è rimasto, nell’opinione comune, come un marchio che ca-  capitalismo
                        ratterizza lo stile di vita degradato della plebe romana di età imperiale: una massa che pre-  Modo di produzione economico che
                                                                                                            si regge sui seguenti elementi: 1. la
                        tendeva di dover essere mantenuta e divertita a spese pubbliche e che si riteneva in dirit-  proprietà privata dei mezzi di
                        to di non lavorare. Questo ritratto è superficiale e non tiene conto della complessità del  produzione e l’impiego di forza-
                        problema. In realtà nella capitale esistevano numerosissime imprese artigianali, talune di  lavoro salariata; 2. l’economia di
                                                                                                            mercato, in cui la produzione
                        notevoli dimensioni, dove certamente lavoravano non solo gli schiavi, ma anche i liberi.  richiede libertà d’iniziativa e di
                        Molti plebei lavoravano inoltre, con una certa regolarità, nel settore dell’edilizia pubbli-  concorrenza; 3. la logica del
                                                                                                            profitto, ossia l’aumento del capitale
                        ca e privata. Altri ancora erano impegnati nel commercio al minuto. Resta comunque il  iniziale ottenuto con un
                        fatto che la maggior parte della popolazione non aveva un’occupazione stabile e soprav-  investimento calcolato.
                        viveva grazie alle distribuzioni gratuite di frumento garantite dall’imperatore, ai doni del-
                        le famiglie più ricche, a piccoli espedienti ai limiti della legalità. Ma questa plebe disoc-
                        cupata non era tale per sua scelta: era oziosa semplicemente perché non poteva lavorare.
                        Vediamo i motivi.
                         Carattere dell’economia romana Nella città antica non esistevano industrie in grado
                        di offrire occupazione a migliaia di lavoratori. L’economia industriale tipica del capitali-
                        smo moderno si basa sulla produzione di massa: le merci vengono prodotte in serie, con
                        ritmi intensi, e sono destinate a un largo pubblico di compratori.



                                                   erano scelti fra le classi sociali più  giri di pista, e ai tempi di Augusto si  spettacoli in toga di gala, e che
                        † Corse di carri nel circo
                        [Musei Vaticani, Città del Vaticano,  povere o fra gli schiavi e, in caso di  contavano una dozzina di gare al  potesse coprirsi con il mantello solo
                        Roma]                      vittorie ripetute, guadagnavano, oltre  giorno. Le corse duravano dall’alba  quando il tempo era brutto e il
                                                   al successo presso il pubblico che li  al tramonto, con una breve pausa a  principe lo avesse permesso.
                        In età imperiale le corse dei cavalli  idolatrava, anche abbastanza denaro  mezza mattina. Alcune norme  Ai margini del circo fioriva ogni
                        assunsero un ruolo importante  da cambiare la propria posizione  prescrivevano precise regole di  genere di attività: venditori
                        diventando competenza di   economico-sociale. Col tempo il  comportamento: era, per esempio,  ambulanti, indovini, danzatrici, attori,
                        professionisti dediti      circo, luogo deputato alle corse,  proibito consumare cibo o bevande  saltimbanchi, giocolieri e prostitute
                        all’organizzazione degli eventi, alla  accrebbe la sua estensione e  durante gli spettacoli, mentre  si aggiravano nei dintorni del circo
                        cura dei cavalli e dei carri, e alla  perfezionò le sue attrezzature. Il  un’altra regola imponeva che il  per fare affari.
                        scelta degli aurighi. Questi ultimi  minimo per ogni corsa era di sette  cittadino romano intervenisse agli








































                                                                                                                                449
   459   460   461   462   463   464   465   466   467   468   469