Page 461 - Profili di Storia
P. 461
P2_Modulo05.qxp 19-03-2010 9:54 Pagina 446
Modulo 5
L’impero romano
6. Sanità, igiene e durata della vita
Condizioni igienico-sanitarie Nel mondo romano mancava una organizzazione sani-
taria paragonabile a quella moderna. Non esistevano ospedali pubblici né privati desti-
nati alla popolazione civile. Esistevano soltanto strutture sanitarie legate all’ambito mili-
tare: ospedali da campo, medici, infermieri, adibiti esclusivamente alle necessità dei sol-
dati. Le cattive condizioni igieniche e alimentari favorivano la presenza di numerose ma-
lattie, soprattutto a carico dell’apparato respiratorio e gastrointestinale, a cui si univano
malattie reumatiche, oftalmiche e della pelle. Tra i ceti più poveri, questi morbi determi-
navano malformazioni e menomazioni permanenti. Malattie come il morbillo, la peste, il
vaiolo assumevano periodicamente carattere epidemico e falcidiavano la popolazione.
ninfeo
Costruzione di varia forma L’ignoranza delle loro cause e dei meccanismi del contagio precludeva terapie efficaci.
(rettangolare, circolare, ellittica) con Per esercitare il mestiere di medico non erano necessari titoli di studio: la figura del me-
nicchie e prospetto architettonico a dico accomunava quindi esperti di grande capacità e ciarlatani incompetenti. Questa si-
colonne, contenente una fontana.
tuazione determinava una diffusa diffidenza nei confronti dei medici.
ECONOMIA Il mondo delle terme
E AMBIENTE
e terme occupavano un posto fon- uomini si mescolavano normalmente negli Queste operazioni agivano beneficamente
Ldamentale nella vita sociale dei Ro- stessi spazi, suscitando lo scandalo dei ben- sul ricambio e sulla circolazione, disintossi-
mani. Non esisteva città, grande o piccola, pensanti. cando e riattivando l’organismo.
che non disponesse di un impianto termale Le terme avevano anzitutto una funzione Dopo le abluzioni venivano i massaggi con
pubblico, a cui i cittadini accedevano gratui- igienica. Sappiamo che le abitazioni della oli e unguenti profumati. I cittadini più ric-
tamente o dietro pagamento di un prezzo gente comune erano abbastanza malsane, chi avevano i propri massaggiatori persona-
bassissimo. Come i giochi del circo, le gare prive di acqua corrente e di servizi igienici. li; gli altri potevano avvalersi, pagando un
dell’ippodromo, il teatro e le distribuzioni Le terme erano invece spazi ampi e ariosi, supplemento, dei servizi del personale delle
alimentari, anche le terme qualificavano puliti e pieni di luce dove l’acqua scorreva a terme, oppure si assistevano a vicenda.
quella che i Romani chiamavano civilitas, profusione. I grandi complessi termali disponevano an-
«la civiltà». Le terme erano edifici complessi. Dagli spo- che di vasti giardini con portici, fontane e
Particolarmente famose, per dimensioni e gliatoi si passava a tutta una serie di am- ninfei, ambienti per spettacoli, auditori e bi-
lusso, erano le terme di Roma, per la cui co- bienti, diversi per forma e dimensioni: il su- blioteche, sale di ristoro dove era possibile
struzione e per il cui funzionamento gli im- datorium, sala riscaldata con aria calda op- consumare cibi e bevande.
peratori spesero somme enormi. Si pensi pure con vapore, per i bagni di sudore; il ca- Le terme inoltre fungevano da luoghi d’in-
che i complessi termali costruiti a Roma da lidarium, per i bagni caldi; il tepidarium, per contro: erano una specie di salotto cittadi-
Traiano, da Caracalla e da Diocleziano oc- i bagni tiepidi; il frigidarium, per i bagni no, dove s’incontravano gli amici, si cono-
cupavano superfici comprese tra i 110.000 e freddi; la natatio, una vera e propria piscina sceva gente nuova, si parlava del più e del
2
i 150.000 m . Oltre a questi, esisteva una mi- per il nuoto, solitamente scoperta. meno e si concludevano affari.
riade d’impianti più piccoli, sparsi in tutta la Adiacente a questi locali era la palestra, co- L’uso delle terme scomparve, in Occidente,
capitale (nel IV secolo d.C. se ne contavano stituita da un vasto spazio aperto circonda- con la caduta dell’impero romano. Le città
ben 856!) e gestiti da privati. Le voci più co- to da portici e da locali coperti per i giochi e dell’Europa medievale e moderna non co-
stose erano rappresentate dal legname per le per le attività atletiche. Ciascuno si dedicava nobbero nulla di simile, e anche per questo
caldaie, dagli inservienti e dalla manuten- all’attività preferita: corsa, lotta, pugilato, le condizioni igieniche dei loro abitanti era-
zione ordinaria e straordinaria di edifici sot- sollevamento pesi, scherma. no molto inferiori a quelle dell’epoca roma-
toposti a una notevole usura. I medici raccomandavano di prendere i ba- na, e le epidemie più diffuse. Le terme ro-
L’orario di apertura andava dal mattino al gni seguendo alcune regole precise, che an- mane sopravvissero invece in altre aree e in
tramonto. Inizialmente, esigenze di pudore cora oggi sono alla base di una corretta idro- altre culture: deriva infatti da esse il cosid-
spinsero a riservare la mattina alle donne e terapia: a un’abbondante sudorazione do- detto «bagno turco» (ma sarebbe più cor-
il pomeriggio (l’orario migliore) agli uomi- vevano seguire immersioni alternate nell’ac- retto chiamarlo «bagno arabo»), che diven-
ni. Ma col tempo questa separazione tra i qua fredda e calda; il tutto poteva conclu- ne un elemento caratteristico del mondo
sessi fu sempre meno rispettata: donne e dersi con una buona nuotata in piscina. islamico.
446