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                                             Modulo 5
                                             L’impero romano



                                             6. Sanità, igiene e durata della vita

                                              Condizioni igienico-sanitarie Nel mondo romano mancava una organizzazione sani-
                                             taria paragonabile a quella moderna. Non esistevano ospedali pubblici né privati desti-
                                             nati alla popolazione civile. Esistevano soltanto strutture sanitarie legate all’ambito mili-
                                             tare: ospedali da campo, medici, infermieri, adibiti esclusivamente alle necessità dei sol-
                                             dati. Le cattive condizioni igieniche e alimentari favorivano la presenza di numerose ma-
                                             lattie, soprattutto a carico dell’apparato respiratorio e gastrointestinale, a cui si univano
                                             malattie reumatiche, oftalmiche e della pelle. Tra i ceti più poveri, questi morbi determi-
                                             navano malformazioni e menomazioni permanenti. Malattie come il morbillo, la peste, il
                                             vaiolo assumevano periodicamente carattere epidemico e falcidiavano la popolazione.
                                   ninfeo
                        Costruzione di varia forma  L’ignoranza delle loro cause e dei meccanismi del contagio precludeva terapie efficaci.
                 (rettangolare, circolare, ellittica) con  Per esercitare il mestiere di medico non erano necessari titoli di studio: la figura del me-
                  nicchie e prospetto architettonico a  dico accomunava quindi esperti di grande capacità e ciarlatani incompetenti. Questa si-
                   colonne, contenente una fontana.
                                             tuazione determinava una diffusa diffidenza nei confronti dei medici.




                 ECONOMIA                    Il mondo delle terme
                 E AMBIENTE


                       e terme occupavano un posto fon-  uomini si mescolavano normalmente negli  Queste operazioni agivano beneficamente
                 Ldamentale nella vita sociale dei Ro-  stessi spazi, suscitando lo scandalo dei ben-  sul ricambio e sulla circolazione, disintossi-
                 mani. Non esisteva città, grande o piccola,  pensanti.                     cando e riattivando l’organismo.
                 che non disponesse di un impianto termale  Le terme avevano anzitutto una funzione  Dopo le abluzioni venivano i massaggi con
                 pubblico, a cui i cittadini accedevano gratui-  igienica. Sappiamo che le abitazioni della  oli e unguenti profumati. I cittadini più ric-
                 tamente o dietro pagamento di un prezzo  gente comune erano abbastanza malsane,  chi avevano i propri massaggiatori persona-
                 bassissimo. Come i giochi del circo, le gare  prive di acqua corrente e di servizi igienici.  li; gli altri potevano avvalersi, pagando un
                 dell’ippodromo, il teatro e le distribuzioni  Le terme erano invece spazi ampi e ariosi,  supplemento, dei servizi del personale delle
                 alimentari, anche le terme qualificavano  puliti e pieni di luce dove l’acqua scorreva a  terme, oppure si assistevano a vicenda.
                 quella che i Romani chiamavano civilitas,  profusione.                     I grandi complessi termali disponevano an-
                 «la civiltà».                        Le terme erano edifici complessi. Dagli spo-  che di vasti giardini con portici, fontane e
                 Particolarmente famose, per dimensioni e  gliatoi si passava a tutta una serie di am-  ninfei, ambienti per spettacoli, auditori e bi-
                 lusso, erano le terme di Roma, per la cui co-  bienti, diversi per forma e dimensioni: il su-  blioteche, sale di ristoro dove era possibile
                 struzione e per il cui funzionamento gli im-  datorium, sala riscaldata con aria calda op-  consumare cibi e bevande.
                 peratori spesero somme enormi. Si pensi  pure con vapore, per i bagni di sudore; il ca-  Le terme inoltre fungevano da luoghi d’in-
                 che i complessi termali costruiti a Roma da  lidarium, per i bagni caldi; il tepidarium, per  contro: erano una specie di salotto cittadi-
                 Traiano, da Caracalla e da Diocleziano oc-  i bagni tiepidi; il frigidarium, per i bagni  no, dove s’incontravano gli amici, si cono-
                 cupavano superfici comprese tra i 110.000 e  freddi; la natatio, una vera e propria piscina  sceva gente nuova, si parlava del più e del
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                 i 150.000 m . Oltre a questi, esisteva una mi-  per il nuoto, solitamente scoperta.  meno e si concludevano affari.
                 riade d’impianti più piccoli, sparsi in tutta la  Adiacente a questi locali era la palestra, co-  L’uso delle terme scomparve, in Occidente,
                 capitale (nel IV secolo d.C. se ne contavano  stituita da un vasto spazio aperto circonda-  con la caduta dell’impero romano. Le città
                 ben 856!) e gestiti da privati. Le voci più co-  to da portici e da locali coperti per i giochi e  dell’Europa medievale e moderna non co-
                 stose erano rappresentate dal legname per le  per le attività atletiche. Ciascuno si dedicava  nobbero nulla di simile, e anche per questo
                 caldaie, dagli inservienti e dalla manuten-  all’attività preferita: corsa, lotta, pugilato,  le condizioni igieniche dei loro abitanti era-
                 zione ordinaria e straordinaria di edifici sot-  sollevamento pesi, scherma.  no molto inferiori a quelle dell’epoca roma-
                 toposti a una notevole usura.        I medici raccomandavano di prendere i ba-  na, e le epidemie più diffuse. Le terme ro-
                 L’orario di apertura andava dal mattino al  gni seguendo alcune regole precise, che an-  mane sopravvissero invece in altre aree e in
                 tramonto. Inizialmente, esigenze di pudore  cora oggi sono alla base di una corretta idro-  altre culture: deriva infatti da esse il cosid-
                 spinsero a riservare la mattina alle donne e  terapia: a un’abbondante sudorazione do-  detto «bagno turco» (ma sarebbe più cor-
                 il pomeriggio (l’orario migliore) agli uomi-  vevano seguire immersioni alternate nell’ac-  retto chiamarlo «bagno arabo»), che diven-
                 ni. Ma col tempo questa separazione tra i  qua fredda e calda; il tutto poteva conclu-  ne  un  elemento  caratteristico  del  mondo
                 sessi fu sempre meno rispettata: donne e  dersi  con  una  buona  nuotata  in  piscina.  islamico.



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