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Modulo 1
La preistoria
8. L’età neolitica
L’agricoltura La definizione di età neolitica si riferisce a un criterio tecnico molto pre-
ciso: età neolitica vuol dire, infatti, età della «pietra nuova», cioè della pietra non più so-
lo scheggiata, ma levigata. Ma la straordinaria trasformazione della vita umana in questo
periodo fu anche determinata dalla nascita dell’agricoltura. L’uomo diventa agricoltore
in senso proprio quando comincia a proteggere le specie vegetali di cui si nutre: elimina
gli elementi fastidiosi (barbe dei cereali, spine, ecc.), estirpa da un determinato terreno le
piante concorrenti non commestibili, interviene nella riproduzione dei vegetali selezio-
nando i semi, cerca di ingigantire le parti destinate alla consumazione (frutti, foglie, tu-
beri, ecc.) a danno delle parti che vengono scartate.
Agricoltura itinerante, agricoltura stanziale La terra non può essere coltivata inces-
santemente: dopo un certo periodo esaurisce la fertilità e ha bisogno di riposo per rico-
stituire le sue proprietà organiche. Quando i primi contadini riscontravano l’impoveri-
mento dei raccolti erano costretti a spostarsi, alla ricerca di nuove terre da coltivare. Pra-
rotazione delle colture ticavano dunque un’agricoltura itinerante.
Pratica agraria consistente Questi comportamenti si adattavano tuttavia a gruppi umani non troppo numerosi e in-
nell’alternanza di coltivazioni
differenti per non far esaurire il sediati in regioni poco popolate, dove ci fosse grande disponibilità di terra. In mancanza
terreno. Alla coltura di graminacee di queste possibilità e anche per attaccamento a un determinato luogo ritenuto partico-
(grano, orzo, ecc.) si alternava la larmente gradevole, le comunità contadine cercarono di fronteggiare il problema dell’e-
coltura di leguminose (fave), piante
ricche di azoto e potassio, due saurimento del suolo praticando la rotazione delle colture, oppure ricorrendo al cosid-
sostanze in grado di restituire detto sistema del maggese. La produttività dell’agricoltura fu accresciuta anche grazie al
fertilità al terreno. perfezionamento degli strumenti. La terra, per garantire il massimo della fertilità, deve
essere ben lavorata: le zolle devono essere rivoltate perché acquisiscano l’ossigeno, indi-
spensabile al ciclo produttivo. Nelle fasi iniziali dell’agricoltura la terra veniva smossa con
bastoni da scavo o con la zappa. Importante fu l’introduzione dell’aratro, che penetrava
più in profondità.
Forme di insediamento stabile Tutte queste acquisizioni tecniche garantirono, alle co-
munità contadine, una maggiore stabilità. Gli uomini cominciarono a vivere in modo se-
maggese
Pratica agraria consistente nel dentario, nell’organizzazione del villaggio. Lo schema dell’insediamento è grosso modo
lasciare per un certo periodo una uniforme. Le abitazioni possono mostrare forme variabili ed essere costruite con mate-
parte del terreno coltivabile a riposo
e adibita a pascolo, per farle riali diversi (pietra, legno), ma si presentano come cellule raggruppate in modo denso.
recuperare la fertilità; veniva poi Fondamentale è il fatto che le abitazioni sono molto simili l’una all’altra e non si registrano
coltivata, mentre altre porzioni di normalmente differenze nelle dimensioni. Questo vuol dire che non esistevano rilevanti
terreno venivano lasciate a riposo.
dislivelli di ricchezza e che il gruppo umano era omogeneo dal punto di vista economico
e sociale. I gruppi umani riuniti nei villaggi, inoltre, presentavano un’organizzazione so-
ciale molto più complessa [®2.1] ed erano molto più consistenti, numericamente, delle
bande di cacciatori-raccoglitori paleolitici [®1.5]. Questo vuol dire che la nuova orga-
nizzazione produttiva, fondata sull’agricoltura e l’allevamento, consentiva un aumento
della popolazione.
Alcuni villaggi raggiunsero dimensioni e caratteristiche costruttive che li rendono molto
aratro
Strumento per dissodare il terreno. vicini all’aspetto di una città: l’insediamento di Gerico, in Palestina, racchiudeva una po-
Le prime testimonianze dell’aratro polazione di circa 300 individui. L’abitato era cinto da mura in pietra massiccia domina-
risalgono all’età neolitica nell’antico te da una grande torre in pietra circondata da magazzini comuni. Quello di Çatal Hüyük,
Egitto. L’aratro poteva essere di due
tipi: a bastone, in cui il bure (il in Anatolia, era molto più grande: con il suo migliaio di case d’abitazione poteva ospita-
timone dell’aratro) era dritto e re circa 5000 individui.
collegato a un bastone da scavo; a
uncino, in cui il bure era invece Le costruzioni megalitiche Accanto all’evoluzione dei villaggi verso forme costrutti-
ricurvo. ve più complesse, la fine dell’età neolitica (V-II millennio a.C.) vede la comparsa delle co-
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