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Unità 1
Le culture preistoriche
chiamano gli archeologi). Con il passare del tempo, la cura per il seppellimento aumentò:
il cadavere veniva ricoperto con lastre di pietra, con pietre accumulate, e deposto in nicchie
scavate nella roccia. Il rapporto tra questi rituali di sepoltura e il problema della sopravvi-
venza è evidente da alcuni particolari: l’uso dell’ocra, una sostanza argillosa di colore ros-
so, sembra suggerire il colore del sangue della vita che s’intende perpetuare; l’orientamen-
to del cadavere verso il sole levante o calante indica un collegamento con il ciclo degli astri
e con i ritmi dell’esistenza; la posizione ripiegata di fianco suggerisce l’immagine del sonno
o della posizione del feto nel ventre materno.
Arte e magia Ma la sensibilità degli uomini dell’età della pietra è documentata anche dal- LINK p.35
le numerose testimonianze artistiche – pitture e graffiti su pareti di grotte o su rocce rinve- Studiare la preistoria
nute nei principali siti preistorici dell’Europa occidentale (Lascaux, Les trois-Frères, Font
de-Gaume in Francia; Altamira, Los Casares, El Castillo in Spagna).
I soggetti delle raffigurazioni sono uomini e animali (bisonti, ca- √ Venere di Willendorf,
valli, cervi, mammut, felini, renne, orsi, uccelli, pesci), rappre- 20.000 a.C. ca.
[Museo di Storia Naturale, Vienna]
sentati, specie i secondi, con grande realismo. Queste raffigura-
zioni non venivano eseguite da «artisti» specializzati, ma da qua- Seni enormi, ventre e glutei
esagerati, gambe e testa appena
si tutti i membri del gruppo. Il loro scopo non era quello di abbozzate: queste sono le
rallegrare la vista o di decorare le abitazioni: le più ricche pit- caratteristiche che
contraddistinguono le cosiddette
ture furono apposte sulle pareti di caverne oscure e profon- «Veneri» preistoriche, le divinità
dispensatrici di fertilità, di cui la
de dove gli uomini non soggiornavano. Dobbiamo immagi- Venere ritrovata a Willendorf in
nare che in questi luoghi si svolgessero rituali propiziatori Austria è forse l’esempio più
della caccia: dipingere l’animale voleva dire appropriarse- famoso.
ne, conoscerlo, annullare la sua pericolosità.
Anche le sculture paleolitiche sono state interpretate in
chiave magico-religiosa. Si tratta di statuette realizzate in
vari materiali (pietra, osso, argilla, avorio) e raffiguranti GUIDAALLOSTUDIO
generalmente animali o uomini. Le più famose sono le co- 1. Sottolinea sul testo i segni
siddette «Veneri» preistoriche, raffiguranti donne dai tratti archeologici che testimoniano una
sepoltura.
sessuali molto accentuati. Proprio per queste caratteristiche gli 2. Chi eseguiva le pitture nelle
studiosi ritengono che si tratti di divinità o amuleti propiziatori caverne?
legati a qualche rito di fertilità.
√ Industrie e arte
dell’uomo paleolitico
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