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                                             Modulo 5
                                             L’impero romano

























                                             debole. Come avrebbero potuto quei nullatenenti che ricevevano dallo Stato i 30 iugeri
                      π Le fasi della produzione
                                     dell’olio  metterli a coltura, dal momento che erano privi dei mezzi sufficienti a comprare gli at-
                   Questo rilievo del III sec. d.C. è un  trezzi, gli animali, le sementi? Inoltre alcune colture (per esempio quelle dell’olivo e del-
                           importante documento  la vite) necessitavano di lunghe attese, prima di cominciare a essere redditizie. Ma le cas-
                    rappresentativo delle tecniche di
                    produzione dell’olio: al centro, la  se della repubblica erano amministrate dal senato, che non avrebbe mai acconsentito a
                     raccolta delle olive; a destra la
                    riduzione delle olive in pasta per  usarle per finanziare gli assegnatari. Sembrò capitare a proposito la morte di Attalo III,
                     mezzo di una macina con mole  sovrano del regno di Pergamo, in Asia Minore. Grande amico dei Romani e privo di suc-
                  rotanti; a sinistra, la spremitura con  cessori, il sovrano lasciò in eredità al popolo romano il suo regno. Tiberio propose allora
                   una pressa della pasta di olive per
                                ricavarne l’olio.  di utilizzare il tesoro di Attalo per finanziare i nullatenenti. Dal punto di vista strettamente
                                             politico questa proposta era molto sensata e opportuna, ma suscitò comunque l’irritazio-
                                             ne del senato, che si vedeva privato delle sue prerogative in politica estera.
                                              Morte di Tiberio Allo scadere del mandato annuale, Tiberio presentò la propria can-
                                             didatura anche per l’anno seguente: nessuna legge vietava che un tribuno fosse rieletto
                                             per più anni di seguito, ma la circostanza non si verificava ormai da quasi due secoli. Que-
                                             sta iniziativa, anch’essa contraria alla tradizione, suscitò scalpore e preoccupazione tra gli
                 GUIDAALLOSTUDIO
                 1. Chi era Tiberio Gracco?  avversari. I nemici del tribuno cominciarono a mettere in giro voci insidiose: Tiberio – si
                 2. Di chi era la proprietà delle terre  diceva – era violento e ambizioso, non rispettava le leggi della repubblica e aspirava alla
                 ridistribuite dalla sua riforma?
                 3. Chi e per quali ragioni era  tirannide o alla monarchia. E quando a Roma si accusava qualcuno di voler diventare ti-
                 contrario alla riforma agraria?  ranno o re significava una sola cosa: lo si voleva vedere morto. Nel luglio del 133 a.C.,
                 4. Quale fu la nuova prassi politica
                 adoperata da Tiberio?       mentre i concili della plebe erano riuniti per eleggere i tribuni dell’anno seguente, Tibe-
                 5. Chi era Attalo III? Perché diventò  rio fu assalito da un gruppo di senatori, alla testa di un grande numero di schiavi e di clien-
                 famoso a Roma?
                 6. Perché fu ucciso Tiberio?  ti e fu ucciso con circa trecento dei suoi. Nei mesi seguenti altri suoi seguaci furono mes-
                                             si a morte con l’accusa di cospirazione contro la repubblica.




                                             5. Il problema degli Italici
                                              Attuazione della legge agraria Il senato riuscì a eliminare Tiberio, ma non ebbe il co-
                                             raggio di abrogare né la legge agraria né la commissione speciale per la divisione e l’asse-
                                             gnazione delle terre: era chiaro a tutti che quella legge aveva individuato un problema
                                             concreto, al quale aveva dato una risposta efficace, e che le aspettative dei contadini im-
                                             poveriti non potevano essere cancellate con un colpo di spugna. La commissione prose-
                                             guì dunque i suoi lavori, anche se tra infinite difficoltà.
                                             Un nuovo ostacolo sorse dal malcontento degli Italici. Le terre dell’agro pubblico erano
                                             state occupate illegalmente non solo dai ricchi proprietari romani, ma anche dagli ap-
                                             partenenti alle oligarchie delle città italiche, o da intere città. Il recupero di quelle terre

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