Page 388 - Profili di Storia
P. 388
P2_Modulo05.qxp 19-03-2010 9:45 Pagina 373
Dossier
La crisi sociale e le riforme
Gli «strumenti parlanti»
Per gli schiavi il lavoro nei campi era infinitamente più duro di quello che si svolgeva nelle case
cittadine, l’alloggio e il vitto più frugali, le punizioni più severe. Il padrone visitava le sue fattorie
solo di tanto in tanto, e ne affidava la gestione a sovrintendenti (anch’essi schiavi) che si occupa-
vano del controllo degli schiavi e della loro produttività. Il padrone tendeva a considerare gli
schiavi come degli strumenti, anche se un po’ particolari. Accanto a quelli muti (per esempio una
zappa) e a quelli «semivocali» (per esempio un bue), gli schiavi erano gli «strumenti parlanti».
Ma non sfuggiva, a chi di agricoltura se ne intendeva, che quegli strumenti parlanti andavano trat-
tati con molta cura, per ottenerne il massimo rendimento e
per evitarne la ribellione. Bastava avere un minimo di sensi-
bilità e di psicologia per comprendere quali fossero gli ac-
corgimenti adatti: l’esempio era più stimolante della
coercizione, la persuasione e i premi funzionava-
no meglio della punizione, gli affetti erano
un legame potentissimo, l’apprezza-
mento individuale un motivo
di gratitudine.
√ Due schiavi lavorano al torchio
[Museo Archeologico, Aquileia]
La vita dello schiavo dipendeva interamente dalle scelte del
padrone, che poteva affidargli mansioni di tipo domestico, o
destinarlo a lavori pesanti. I servitori godevano quindi di una
posizione privilegiata, mentre erano sicuramente peggiori le
condizioni dei servi utilizzati nelle campagne, per i lavori
agricoli o la pastorizia, nelle miniere o nelle officine. Nelle
miniere, il lavoro estenuante, la cattiva alimentazione e i
maltrattamenti quotidiani portavano presto alla morte degli
schiavi che venivano però subito rimpiazzati.
® Lo schiavo battuto, part.,
IV sec. d.C.
[dalla Villa di Casale a Piazza Armerina
(Sicilia)]
Scene di questo tipo sono particolarmente
rare nell’iconografia antica, nonostante le
punizioni corporali degli schiavi dovessero
essere assai frequenti nella realtà.
√ Giovane ancella
[da Virunum (Carinzia), Museo civico,
Klagenfurt]
DOC2
Varrone, L’agricoltura, I, 17 vocale, semivocale e muto. Al primo tipo avere un’infarinatura culturale, debbono
appartengono i servi, al secondo i buoi, al essere onesti e più anziani dei lavoratori di
Ora dirò i mezzi con cui si coltivano i cam- terzo appartengono i carri. [...] cui ho parlato . Più facilmente, infatti, essi
1
pi, mezzi che alcuni distinguono in due Gli schiavi non debbono essere né paurosi
specie: uomini e attrezzi necessari alla loro né coraggiosi. Coloro di essi che sovrainten-
lavorazione. Altri li distinguono in tre tipi: dono debbono saper leggere e scrivere e 1. Vale a dire gli schiavi semplici.
373