Page 389 - Profili di Storia
P. 389
P2_Modulo05.qxp 19-03-2010 9:45 Pagina 374
Unità 15
La crisi della repubblica
obbediscono a loro che non a quelli più gio- queste abbiano figli, poiché in tale manie- tuita dai motivi di sollievo derivanti da
vani. Inoltre è necessario che a capo siano ra divengono più attaccati e legati al fondo. quelle considerazioni.
persone pratiche di lavori agricoli. Chi è ca- [...] Si devono sollecitare le loro buone di-
po, infatti, non deve solo dare ordini, ma sposizioni con qualche carica e, quanto agli
deve lavorare anche lui, affinché i subalter- operai migliori, bisogna anche consultarsi
ni, vedendolo all’opera, ne imitino l’esem- con loro sui lavori da fare, poiché così essi
pio e capiscano che a giusta ragione quello li sono portati a credere di non essere tenuti
comanda, perché ne sa più di loro. Né biso- in poco conto, ma di godere di qualche 2. Un piccolo patrimonio, che gli schiavi potevano
gna permettere agli assistenti di comandare considerazione da parte del padrone. Più accantonare grazie alla benevolenza del padrone.
più con le botte che con la voce, quando se diligenti nei loro compiti diventano i servi,
ne possa ottenere il medesimo effetto. quando siano trattati con maggiore libera-
Né è opportuno avere parecchi schiavi del- lità o nel vitto o nel vestiario o con esen-
la medesima nazionalità; ciò è una fonte zioni dal lavoro o col permesso di pascere GUIDAALLALETTURA
precipua di contese domestiche. Bisogna nel fondo qualche loro bestia e con altri si- 1. Come venivano considerati gli schiavi addetti
rendere più zelanti con premi d’incentiva- mili mezzi, affinché quando sia loro impo- alla coltivazione dei campi?
zione coloro che sovraintendono ai lavori, sta una fatica più pesante o siano in qual- 2. Chi, secondo Varrone, deve sovrintendere al
loro lavoro?
procurare che si formino un peculio , e che che maniera puniti, la loro fedeltà e buona 3. Che cosa suggerisce Varrone affinché gli
2
si sposino con compagne di schiavitù e da disposizione verso il padrone venga resti- schiavi siano diligenti nel lavoro che svolgono?
Reazioni alla riforma di Tiberio Gracco
Da un punto di vista giuridico, la redistribuzione dell’agro pubblico voluta da Tiberio Gracco era
ineccepibile: si trattava infatti di terre di proprietà dello Stato, che i ricchi avevano accaparrato in
modo illegale. Ma per attenuare il prevedibile risentimento dei ricchi, Tiberio aveva anche deci-
so di assegnare in proprietà privata (e non già, come in precedenza, in possesso precario) quei 500
iugeri di agro pubblico (allargabili fino a 1000) concessi come limite massimo agli occupanti. Co-
sì, mentre i nullatenenti si vedevano assegnare 30 iugeri in possesso precario, i ricchi se ne vede-
vano assegnare almeno 500 in proprietà.
Malgrado ciò, i ricchi proprietari romani consideravano la riforma, sotto il profilo economico
e sociale, un vero affronto e un intollerabile sopruso. Essi giudicavano infatti da tempo come
proprietà privata, e non come possesso precario, le terre dell’agro pubblico da loro illegalmen-
te occupate. Le vendevano, le lasciavano in eredità, vi avevano costruito residenze e tombe di
famiglia.
DOC3
Appiano, Le guerre civili, I, 38-40 divisioni delle eredità questi terreni erano infida e sempre nemica e per questo esclu-
stati trattati come quelli, paterni, di piena sa dalla milizia, in luogo dei liberi, cittadini
Quello che principalmente urtò i ricchi fu proprietà; altri facevano presente di avervi e soldati.
proprio questo, che non potevano più come speso le doti delle mogli o che tali terreni
prima trascurare la legge, a causa della com- erano stati dati alle figlie come dote; taluni
missione distributrice , né ricomprare dagli creditori mostravano debiti contratti anche
1
assegnatari le parcelle assegnate, giacché su di essi: in una parola erano generali le la-
Gracco, prevedendo anche questa possibi- mentele e l’indignazione. 1. La commissione composta di tre membri preposta
alla redistribuzione delle terre [®15.4].
lità, aveva proibito l’alienazione dei lotti . All’incontro, anche i poveri si lamentavano 2. [®15.4].
2
Essi si riunivano fra di loro, facevano rimo- di esser stati ridotti dall’agiatezza all’estre- 3. L’agro pubblico era infatti, almeno teoricamente,
stranze ed obiettavano ai poveri le lavora- ma povertà e da questa alla mancanza di fi- un bene comune dei cittadini romani.
zioni da loro fatte da tempo, le piantagioni e gli, che non potevano mantenere. Enume-
le costruzioni, ed alcuni anche il pagamento ravano le campagne militari che avevano
versato ai vicini: forse che avrebbero dovu- combattuto per guadagnarsi queste terre e
to perdere anche questo insieme alla terra? lamentavano con sdegno di venir privati GUIDAALLALETTURA
Altri ricordavano di avere le tombe degli dei beni comuni . Ed insieme rimprovera- 1. Per quali ragioni i ricchi si ribellarono alla
3
riforma di Tiberio Gracco?
antenati nelle terre da restituire e che nelle vano ai ricchi di scegliere gli schiavi, razza 2. Di cosa si lamentavano i poveri?
374