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Dossier
La crisi sociale e le riforme
Morte di Gaio Gracco
La ferocia della reazione che si abbatté sul movimento graccano nel 121 a.C. e l’entità della stra-
ge perpetrata dal senato fanno comprendere fino a che limite fosse giunto a Roma lo scontro po-
litico: il bagno di sangue, naturalmente, non risolse i problemi di fondo, e la società romana si ri-
trovò divisa da lacerazioni insanabili. Nel racconto di Plutarco rivivono le ultime fasi della trage-
dia: il senato ha dato incarico al console Lucio Opimio di annientare Gaio Gracco e i suoi segua-
ci, che si sono asserragliati sull’Aventino.
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Plutarco, Vita di Gaio Gracco, 16-17 vo. Si racconta che allora, piegate le ginoc- ce che portarono la testa di Fulvio, essen-
chia e alzate le braccia verso la dea, pregò do gente da poco, non ebbero nulla.
Quando furono tutti radunati, Fulvio , su che il popolo romano scontasse tanta in- I corpi di questi due e di tutti gli altri furo-
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invito di Gaio, mandò il più giovane dei figli gratitudine rimanendo schiavo per sem- no gettati nel Tevere, e furono tremila i
al Foro, con l’insegna dell’araldo in mano. Il pre. Già infatti la maggioranza, all’annun- morti. Le loro proprietà furono vendute a
giovinetto era di bellissimo aspetto, e fu in cio che veniva concessa l’immunità, anda- beneficio dell’erario , alle vedove fu proi-
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atteggiamento composto e dimesso, con le va manifestamente cambiando parte . bito di portare il lutto, e a quella di Gaio,
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lacrime agli occhi, che rivolse al console e al Gaio dunque fuggì, incalzato dai nemici. Licinnia, fu confiscata persino la dote. La
Senato parole conciliative. La maggior par- Questi stavano per prenderlo al ponte di crudeltà maggiore, tuttavia, la usarono al
te dei presenti non sarebbe stata contraria a legno sul Tevere , ma i suoi due compagni figlio minore di Fulvio, che pure non ave-
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un accordo; ma Opimio asserì che coloro gli dissero di proseguire e affrontarono gli va alzato una mano contro di loro, né s’era
non avrebbero dovuto cercare di persuade- inseguitori all’imbocco del ponte, ove con- trovato in alcun modo tra i combattenti:
re i senatori per mezzo di messaggeri, bensì trastarono loro il passo combattendo, fin- quando infatti, prima della battaglia, era
scendere essi stessi, e arrendendosi, affron- ché caddero uccisi. Con Gaio che fuggiva venuto per stabilire un accordo, l’avevano
tando il processo da cittadini ossequienti, c’era solo uno schiavo, di nome Filocrate. arrestato; e dopo la battaglia l’uccisero. Ma
calmare lo sdegno che avevano sollevato. Al Nessun altro, sebbene tutti lo incitassero ciò che ancor più di questo e di tutto il re-
ragazzo poi disse chiaro e tondo di tornare a come in una gara, si mosse in suo aiuto, né sto offese il popolo, fu la costruzione, da
questi patti, o di non tornare più. Gaio, a parte di Opimio, di un tempio della Con-
quanto si racconta, propose di andare lui a si trovò alcuno che acconsentisse a prestar- cordia, che sembrò un modo di pavoneg-
persuadere il Senato; nessuno però accon- gli un cavallo, come chiese quando gli in- giarsi e di vantarsi, e quasi di celebrare un
sentì, e Fulvio mandò di nuovo il figlio a pe- seguitori furono di nuovo vicini. Fece ap- trionfo per l’uccisione di tanti cittadini.
rorare la loro causa come prima. pena in tempo a rifugiarsi in un boschetto
Ma Opimio aveva fretta di dare battaglia. [...], e lì morì per mano di Filocrate, che
Fece mettere subito il ragazzo sotto custo- poi si trafisse anche lui. [...] Poi, racconta- 1. Fulvio Flacco, tribuno della plebe nel 122 a.C. e
dia, e poi marciò contro il gruppo di Fulvio. no, uno ne spiccò la testa, e veniva portan- amico di Gaio Gracco.
Aveva con sé molti opliti e arcieri cretesi , e dola. Ma un amico di Opimio, Settimuleo, 2. Gli arcieri armati alla cretese erano truppe specia-
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furono soprattutto questi ultimi a seminare gliela rubò e la portò al console infilzata in li, particolarmente temibili.
il panico e la confusione con le loro frecce. un’asta. Quindi la testa venne messa su una 3. Per isolare ulteriormente il movimento graccano,
Avvenuta la rottura, Fulvio si rifugiò in un bilancia e pesata, perché al principio della il senato aveva emanato un’amnistia a favore di chi se
bagno in disuso, dove poco dopo fu scoper- battaglia era stato fatto un bando, per cui, ne fosse discostato.
4. Il ponte Sublicio: ponte in legno che univa le due
to e sgozzato insieme col figlio maggiore. chi avesse portato la testa di Gaio o di Ful- sponde del Tevere in prossimità del Palatino.
Quanto a Gaio, nessuno lo vide combatte- vio, avrebbe ricevuto il peso equivalente in 5. Le casse dello Stato.
re. Disperato per ciò che accadeva, si ritirò oro. E il peso risultò di diciassette libbre e
invece nel tempio di Artemide, e lì volle uc- otto once, perché Settimuleo, oltre ad es-
cidersi. Ma ne fu impedito dai suoi due più sersi dimostrato in tutta questa vicenda un GUIDAALLALETTURA
fedeli compagni, Pomponio e Licinnio, individuo abominevole, commise anche 1. Come morirono i tribuni della plebe Fulvio
Flacco e Gaio Gracco?
che erano con lui e gli strapparono di ma- una frode: vuotò il cranio del cervello e vi 2. Quale giudizio esprime Plutarco riguardo al
no il pugnale, esortandolo a fuggire di nuo- colò dentro del piombo fuso. Quelli inve- comportamento del console Opimio?
Opinioni contrastanti sui Gracchi.
Gli eccessi dei Gracchi secondo gli oligarchici
Quando raccontavano la storia dell’età graccana, gli storici di tendenza oligarchica insistevano so-
prattutto sugli eccessi compiuti dai tribuni, sul loro desiderio di potere, sul caos in cui essi avreb-
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