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                                             Modulo 5
                                             L’impero romano


                                             me che miravano a creare un nuovo equilibrio politico. Una di esse prevedeva la conces-
                                             sione della cittadinanza romana agli alleati italici. Le proposte di Druso incontrarono for-
                                             ti resistenze, ma egli – che già poteva contare sul consenso della plebe – riuscì a ottenere
                                             il favore della maggioranza dei senatori. La sua azione fu tuttavia stroncata da un sicario
                                             che lo pugnalò a tradimento.
                                              La rivolta degli Italici La morte di Druso fece comprendere agli alleati italici che l’unico
                                             modo per far valere i propri diritti era l’uso della forza. Riassumiamo i motivi principali del
                 LINK                 p.399  loro scontento: 1) gli Italici fornivano da tempo immemorabile un contributo fondamenta-
                 Le rivolte in Italia        le alla potenza militare romana; 2) essi erano però tagliati fuori da tutte le decisioni politi-
                                             che, militari, economiche, che venivano prese esclusivamente a Roma; 3) anche nell’eserci-
                                             to le funzioni di comando erano concentrate nelle mani dei cittadini romani; 4) gli Italici
                     † Ara di Domizio Enobarbo,
                          part., fine II sec. a.C.  partecipavano allo sfruttamento economico delle province (erano presenti soprattutto nel-
                         [Museo del Louvre, Parigi]  le attività commerciali), ma sempre in una posizione subordinata rispetto ai cittadini roma-
                    Questo rilievo raffigura i momenti
                         salienti di un’operazione di  ni; 5) essi erano solitamente esclusi dalle proposte di redistribuzione dell’agro pubblico.
                          censimento, ovvero della  Nel 90 a.C. la rivolta dilagò in quasi tutta l’Italia: si ribellarono popolazioni del versante
                    compilazione della lista di cittadini
                    romani di pieno diritto, con il loro  adriatico, come i Vestini, i Picenti, i Marrucini, i Frentani; dell’Appennino centrale, co-
                     conseguente inquadramento nel  me i Marsi e i Peligni; dell’Appennino meridionale, come i Sanniti, gli Irpini e i Lucani;
                     sistema delle tribù e nel sistema
                         censitario di reclutamento  gli Apuli e i Campani presero le armi contro Roma solo in un secondo momento; l’Um-
                  dell’esercito. Procedendo da sinistra  bria e l’Etruria si mantennero nel complesso fedeli, come l’Italia settentrionale e il Lazio.
                      a destra: la dichiarazione sotto
                 giuramento (professio) del cittadino in  I cittadini romani e le loro famiglie furono sistematicamente massacrati, mentre i rivolto-
                     toga di fronte a un «funzionario»  si invitavano le altre genti della penisola a ribellarsi contro la città tiranna. Iniziava in tal
                   seduto (iurator) che lo iscrive nelle
                      liste di cittadinanza; il censore,  modo la guerra sociale (90-88 a.C.), chiamata così dal termine socii, «alleati».
                  seduto, definisce l’appartenenza del
                 cittadino iscritto a una delle classi del  Patriottismo italico La rivolta, nata da motivi economici e politici, assunse rapidamen-
                     sistema serviano (discriptio); al  te anche motivazioni «patriottiche»: la lega dei rivoltosi batté monete che portavano la
                    centro e a destra la cerimonia di
                        chiusura delle operazioni di  scritta Italia(secondo la forma latina) o Viteliu(secondo la forma osca); la capitale degli Ita-
                         censimento, coronata dai  lici fu posta a Corfinio (nei pressi di Sulmona), che per l’occasione fu ribattezzata Italica.
                  suovetaurilia (sacrificio di un maiale,
                   un montone, un toro), il più solenne  Repressione e concessioni La guerra fu dura e crudele: le vittime furono decine di mi-
                  tra i rituali sacrificali, in presenza del  gliaia, molte legioni romane furono annientate, ben due consoli caddero in battaglia, le
                      dio Marte che staziona presso
                    l’altare. La scena della cerimonia  città e i villaggi distrutti non si contarono. Ma alla fine Roma riuscì a piegare uno dopo
                   religiosa è chiusa da due gruppi di  l’altro i ribelli: essa prevalse non soltanto per mezzo dell’impegno militare ma anche gra-
                      soldati: a sinistra due fanti con
                  armatura oplitica completa, a destra  zie a una politica di immediate e larghe concessioni. Già nel 90 a.C., nel pieno della guer-
                       due fanti e un cavaliere, con
                 probabile allusione alla classificazione  ra, la cittadinanza romana fu concessa non solo a tutti gli alleati rimasti fedeli, ma anche
                    fondamentale dei cittadini soldati.  ai ribelli che avessero cessato immediatamente le ostilità. Man mano che le varie comu-



























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