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Unità 16
Il tramonto della repubblica
fronteggiate quotidianamente con le armi e la città era stata teatro di vere e proprie batta- veterani
glie. Erano infine prevalsi i populares. Il loro predominio coincise con un nuovo periodo di Soldati che avevano militato per un
determinato numero di anni
terrore: i sostenitori di Silla furono messi a morte senza processo, le loro teste esposte nel nell’esercito e ai quali veniva
Foro, mentre i veterani di Mario si davano a saccheggi indiscriminati. Mario morì nell’86 concesso, dopo il congedo, un
a.C., lo stesso anno del suo ultimo consolato, il settimo. L’azione sillana fu fulminea. Nell’83 appezzamento di terra.
a.C., sbarcò in Italia e dopo una durissima campagna sbaragliò, l’anno dopo, le forze dei po-
pulares alle porte di Roma. Silla era il padrone dello Stato romano.
Un potere assoluto Impadronitosi della repubblica, Silla usò il suo immenso potere
per rafforzare il predominio dell’oligarchia. Nell’82 a.C. assunse la carica di dittatore. Co-
me si ricorderà, la dittatura era una magistratura straordinaria, che durava solo sei mesi
e alla quale si faceva ricorso soltanto in momenti di grave pericolo per lo Stato. L’ultimo
dittatore era stato nominato circa un secolo e mezzo prima, durante la Seconda guerra
punica. Ma la dittatura di Silla era molto diversa da quella tradizionale: anzitutto, era a
tempo indeterminato; in secondo luogo, Silla si attribuì il potere di legiferare. Egli era LINK p.402
dunque un re in tutto tranne che nel nome. La guerra tra le fazioni
L’opposizione fu messa a tacere con una sistematica politica di annientamento, attuata
mediante le cosiddette «tavole di proscrizione», elenchi ufficiali, più volte aggiornati,
contenenti i nomi dei suoi nemici politici.
Da dittatore, Silla prese vari provvedimenti. Il numero dei senatori fu portato da 300 a
600, con la nomina di personaggi – spesso semplici soldati o ufficiali – che avevano mo- GUIDAALLOSTUDIO
strato particolare fedeltà nei suoi confronti. I tribunali furono sottratti ai cavalieri e affi- 1. Chi era Mitridate?
dati unicamente ai senatori: veniva così cancellata la legge giudiziaria di Gaio Gracco 2. Contro quale tradizione agì Silla
nell’88 a.C.?
[®15.6]. I poteri del tribunato della plebe furono drasticamente ridimensionati, quasi va- 3. Come si concluse la guerra contro
nificati; le decisioni dell’assemblea della plebe furono sottoposte all’approvazione del se- Mitridate?
4. Che cosa erano le tavole di
nato. Consolidato il potere degli optimates, forse alla fine dell’81, Silla lasciò inaspettata- proscrizione?
mente la dittatura e la vita politica e si ritirò in una sua tenuta in Campania, dove morì 5. Sottolinea sul testo le riforme
politiche introdotte da Silla.
nel 78 a.C. La tradizione antica lasciò su di lui un giudizio prevalentemente negativo.
4. L’ascesa di Pompeo e Crasso
Ribellione antisillana in Spagna Dopo la morte di Sil-
la, il senato dovette affrontare la ribellione della Spagna, √ Testa marmorea
di Pompeo Magno
dove Quinto Sertorio, un ex ufficiale di Gaio Mario, [dalla tomba dei
aveva creato nella penisola iberica un governo autono- Licinii a Roma,
Ny Carlseberg
mo, sostenuto anche da una parte delle popolazioni lo- Glyptotek,
cali. Il senato, nel 76 a.C., gli mandò contro alcune legio- Copenaghen]
ni guidate da Pompeo Magno, un giovane comandante Eletto console insieme
a Crasso nel 70 a.C.,
militare, appartenente a una famiglia italica di recente no- Gneo Pompeo, detto
Pompeo Magno,
biltà, distintosi nella guerra civile. Sertorio riuscì a bloccare promosse l’abrogazione
queste truppe adottando una brillante tattica di guerriglia. A delle norme più ostili ai
popolani e ai cavalieri
fermarlo fu solo il tradimento di un suo ufficiale, che lo avve- introdotte da Silla. Restituì ai
lenò (72 a.C.). A questo punto i suoi seguaci, privi di qualsiasi tribuni della plebe le loro
guida, furono facilmente debellati. prerogative.
La rivolta degli schiavi in Italia Nel 73 a.C. era intanto dila-
gata in Italia una nuova e gravissima rivolta schiavile. Tutto era co-
minciato in una scuola di gladiatori di Capua. I gladiatori, quasi tutti schiavi, venivano
addestrati per esibirsi in combattimenti mortali per il divertimento del pubblico. Uno di
loro, un trace di nome Spartaco, assunse la guida del movimento: confluirono schiavi da
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