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Modulo 5
L’impero romano
Il piano eversivo, che prevedeva l’assassinio dei consoli, fu preparato con molta superfi-
cialità. Uno dei consoli del 63 a.C., Marco Tullio Cicerone, informato della congiura pro-
nunciò in senato alcune memorabili orazioni (le Catilinarie) per denunciare il grave peri-
colo in cui versava la repubblica; egli sostenne inoltre la necessità di mandare subito a
morte gli arrestati. La proposta era chiaramente illegale, perché nessun cittadino romano
poteva essere condannato a morte senza regolare processo e soprattutto senza che gli fos-
se consentito di appellarsi al popolo [®La giustizia a Roma]. Ma il senato approvò ugual-
mente la proposta e i prigionieri furono giustiziati.
All’inizio del 62 a.C. l’esercito regolare inviato dal senato si scontrò con i ribelli guidati
da Catilina nei pressi di Pistoia. Male armati e disorganizzati, questi ultimi subirono una
pesante sconfitta. Catilina morì combattendo eroicamente. Cicerone fu acclamato come
un vero e proprio salvatore della patria.
VITA SOCIALE La giustizia a Roma
E DIRITTO
er parlare della giustizia a Roma è riati avevano il potere di emanare una sen- di premi in caso di condanna dell’imputato.
Pnecessario partire dall’imperium tenza capitale, mentre i comizi tributi e i Spesso lo scontro politico, soprattutto nella
dei magistrati superiori (i consoli, i pretori, il concili della plebe potevano comminare sol- tarda repubblica, aveva un prolungamento
dittatore). Imperium è una parola difficile tanto pene pecuniarie. nei tribunali. Il processo divenne quindi una
da tradurre, che tuttavia si avvicina al nostro La procedura dei giudizi popolari era piut- specie di ribalta dove gli accusatori e i difen-
concetto di «comando»: il magistrato è tale tosto macchinosa. Il magistrato promuove- sori esibivano la loro capacità di persuasio-
in quanto ha la capacità di comandare. va l’accusa e il dibattimento si svolgeva in tre ne e la brillantezza del loro eloquio. Il me-
Il comando è strettamente legato alla forza riunioni separate da almeno un giorno d’in- stiere di avvocato (Cicerone ne fu il rappre-
d’imporre un ordine, e quindi alla coercizio- tervallo (ma gli intervalli erano spesso più sentante più illustre) poteva rappresentare
ne: chi non ubbidiva all’imperium del magi- lunghi). La votazione finale aveva luogo in un buon trampolino per la carriera politica,
strato veniva punito dal magistrato stesso. Il una quarta riunione, che si teneva circa un poiché la vittoria in un processo procurava
potere di coercizione era rappresentato dal- mese dopo. La complessità di questa proce- notorietà e amicizie importanti.
la tipica insegna romana, il fascio di verghe dura spiega la rarità dei giudizi popolari (in
con la scure. Le verghe servivano alla fusti- media circa uno l’anno).
gazione, la scure alla decapitazione. Inoltre, la lentezza del procedimento e l’as-
Per procedere alla punizione, il magistrato senza della carcerazione preventiva faceva-
non aveva bisogno della formale condanna no sì che molti accusati che rischiavano la
da parte di un tribunale: bastava la sua sem- pena di morte fuggissero in esilio prima che
plice volontà. Il cittadino romano aveva tut- la sentenza fosse emanata.
tavia il diritto di opporsi alla decisione del L’amministrazione della giustizia compete-
magistrato di farlo battere con le verghe e va quindi soprattutto alle giurie presiedute
decapitare con la scure. Questo diritto si dai magistrati. È evidente che la composi-
chiamava provocatio ad populum, letteral- zione delle giurie era un punto particolar-
mente «ricorso al popolo»: se il cittadino ri- mente delicato: tradizionalmente i giurati
correva al popolo, il magistrato sospendeva erano reclutati tra i senatori, e sappiamo
il castigo e rinviava la questione ai comizi quali reazioni suscitò la proposta di Gaio
centuriati (la principale assemblea popola- Gracco di affidare i giudizi sulla corruzione
re), che giudicavano al suo posto. dei governatori a giurie composte da cava-
L’amministrazione ordinaria della giustizia lieri [®15.6].
si svolgeva in due forme: il giudizio popola- Mentre nel giudizio popolare l’accusa era
re e la cosiddetta quaestio («indagine», «in- presentata dal magistrato, in questo tipo di
terrogatorio»), vale a dire il processo svolto giudizio l’accusatore poteva essere chiun- π Sesterzio in bronzo, 132-134 d.C.
da un magistrato assistito da una giuria. que. La raccolta delle prove era affidata al- Questa moneta in bronzo emessa dalla Zecca di
Il giudizio popolare poteva celebrarsi in tut- l’accusatore e la presentazione delle accuse Roma in età imperiale raffigura la
personificazione della Giustizia con la patera (una
te le assemblee, ma soltanto i comizi centu- era incentivata dalla legge con la promessa tazza larga e bassa) e lo scettro.
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