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Unità 16
Il tramonto della repubblica
Il progetto di Cicerone Cicerone era un «uomo nuovo», come Gaio Mario. A diffe-
renza di quest’ultimo egli non fu un condottiero, ma un uomo di grandissima cultura e
un eccelso oratore. Mentre Mario era stato un sostenitore dei populares, Cicerone si fece
interprete degli ideali e degli interessi della nobiltà senatoria. Negli anni successivi alla re-
pressione del movimento catilinario, egli cercò di utilizzare il proprio prestigio per dar vi-
ta a un progetto che avrebbe dovuto pacificare la repubblica sconvolta: un accordo di tut-
ti i ceti (concordia ordinum), e in particolare dei senatori e dei cavalieri, per raggiungere
quell’armonia sociale che da troppo tempo era solo un ricordo.
Il ritorno di Pompeo Cicerone era convinto che l’uomo più adatto a realizzare questo
progetto fosse Pompeo, che stava per rientrare dall’Oriente. In verità, molti senatori te-
mevano che Pompeo, carico di gloria e al comando di soldati agguerriti e fedelissimi, in-
tendesse seguire l’esempio di Silla e instaurare un potere di tipo assoluto. Ma Pompeo
dissipò subito queste preoccupazioni: congedò il suo esercito non appena sbarcato a Brin-
disi e ostentò una profonda deferenza nei confronti del senato. π Busto di Gaio Giulio Cesare,
I sec. a.C.
Questo gesto fu mal ricambiato. Evidentemente i senatori lo interpretarono come un segno [Staatliche Museen, Berlino]
di debolezza e inflissero a Pompeo una grave umiliazione: ritardarono di giorno in giorno, Malgrado fosse nato in una delle più
con banali pretesti, la ratifica dei provvedimenti presi dal generale in Oriente e soprattutto antiche e prestigiose famiglie
romane – la gens Iulia – Giulio
rinviarono la concessione di terre ai suoi veterani. Pompeo fu quindi costretto a ricorrere Cesare in un primo momento visse ai
ad altri mezzi. margini della vita politica a causa
della prematura morte del padre.
Egli rinnovò l’alleanza con il ricchissimo Crasso, ma cercò anche l’appoggio di Gaio Giu- Grazie alla sua determinazione e alle
lio Cesare. Quest’ultimo apparteneva alla gente patrizia degli Iulii, che vantavano addi- accurate scelte politiche, riuscì a
superare questo ostacolo e a
rittura una discendenza divina, dalla dea Venere. A questo prestigio non si accompagna- imporsi sulla scena politica romana.
va tuttavia un albero genealogico con antenati illustri. Imparentato con la famiglia di Gaio
Mario, Cesare aveva dovuto abbandonare Roma durante la dittatura di Silla. Rientrato in
patria, si era guadagnato larghi consensi sostenendo la causa dei populares senza peraltro
lanciarsi in pericolose avventure. Una vivissima e brillante intelligenza politica, accom-
pagnata a una notevole prudenza erano ritenute le sue qualità principali.
L’azione dei triumviri Dall’intesa tra Crasso, Pompeo e Cesare nacque, nel 60 a.C., il
cosiddetto primo triumvirato, un accordo segreto di carattere privato, che garantiva ai
tre contraenti aiuto reciproco contro il senato per ottenere consistenti vantaggi politici.
Ognuno dei tre uomini aveva molti seguaci: queste forze, insufficienti da sole, se coaliz-
zate avrebbero garantito al triumvirato un solido predominio. I risultati non si fecero at-
tendere. Cesare, eletto console per l’anno 59, propose immediatamente una legge per la
concessione di terre ai veterani di Pompeo. Quando i nobili fecero ancora una volta ri-
corso all’ostruzionismo, egli fece intervenire i soldati, che ridussero l’opposizione al si-
lenzio. Il console fece anche ratificare la sistemazione data da Pompeo all’Oriente. Ot-
tenne quindi per sé l’assegnazione, alla fine del consolato, del governo della Gallia Cisal- GUIDAALLOSTUDIO
pina, dell’Illirico e della Gallia Transalpina, per un periodo di cinque anni. Nel frattem- 1. Che cosa contrapponeva Catilina
e Cicerone?
po, Cicerone, il più autorevole rivale dello strapotere dei triumviri, veniva esiliato a se- 2. Che cosa significa concordia
guito dell’approvazione di una legge che puniva chi condannasse o avesse condannato a ordinum?
3. Il primo triumvirato fu una nuova
morte un cittadino romano senza concedergli il diritto d’appello al popolo. Proponente magistratura?
della legge era il tribuno della plebe Publio Clodio, stretto seguace di Cesare, strenuo ne- 4. Quali vantaggi speravano di
ricevere i triumviri dalla loro alleanza?
mico degli optimates e abile manipolatore della plebe urbana.
6. La parabola del primo triumvirato
Campagne di Cesare in Gallia Cesare si era fatto assegnare il governo delle due Gal-
lie per ottenere quello che ancora gli mancava: il prestigio di una guerra di conquista e la
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