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                                             Modulo 5
                                             L’impero romano



                                             7. Lo scontro tra Cesare e Pompeo

                                              La guerra civile Nel 49, scaduto il suo secondo mandato quinquennale nelle Gallie,
                                             Cesare sarebbe dovuto tornare a Roma da privato cittadino, esponendosi – prevedi-
                                             bilmente – all’attacco dei suoi avversari politici e in primo luogo di Pompeo. A questa
                                             prospettiva egli reagì con prontezza e durezza. All’intimazione del senato di sciogliere
                                             le legioni al suo comando, rispose dichiarando di voler difendere la sua dignità offesa
                                             e la libertà del popolo romano oppresso da un’oligarchia. Diede quindi ordine ai suoi
                                             legionari di varcare il Rubicone, un fiumiciattolo che segnava il limite della provincia
                                             di Cisalpina: aveva così inizio una nuova guerra civile. La fulminea mossa di Cesare col-
                                             se i pompeiani impreparati. L’esercito del conquistatore delle Gallie era una perfetta
                                             macchina da guerra e la componevano soldati legati al loro capo da una cieca dedizio-
                                             ne. Pompeo decise quindi di abbandonare l’Italia e si trasferì in Epiro: qui organizzò
                                             le sue forze facendo appello al prestigio e alle clientele che si era guadagnato combat-
                                             tendo contro i pirati e contro Mitridate. Il senato romano si divise in due fazioni, una
                                             favorevole a Cesare, l’altra a Pompeo. Tra i sostenitori di quest’ultimo vi era anche Ci-
                                             cerone.
                                              Annientamento di Pompeo e dei pompeiani Cesare procedette secondo il suo stile,
                                             con efficacia e velocità: per non essere aggredito alle spalle attaccò i seguaci di Pompeo
                                             in Spagna (Pompeo ufficialmente reggeva ancora il governatorato delle province iberi-
                                             che) e li sconfisse. Si spostò quindi in Grecia: nella battaglia di Farsàlo (in Tessaglia),
                                             egli annientò le truppe pompeiane, molto più numerose delle sue (48 a.C.). Pompeo
                                             cercò rifugio in Egitto, ma fu assassinato a tradimento dal re Tolomeo XIV. Con grande
                                                                      accortezza, Cesare dichiarò di non poter tollerare che un se-
                                                                          natore romano, anche se suo nemico personale, fosse sta-
                  ® Cleopatra, fine I sec. a.C. ca.
                        [Antikenmuseum, Berlino]                            to ucciso impunemente in terra straniera. Intraprese
                 Cleopatra, ultima reggente della                            dunque una spedizione punitiva: entrato in Egitto,
                  dinastia tolemaica, è una delle
                       personalità politiche di                              abbatté Tolomeo e insediò al suo posto la sorella
                     maggior rilievo della sua                                Cleopatra. Tra il condottiero romano e la nuova re-
                         epoca. La spiccata
                     intelligenza e il prestigio                              gina si stabilì una relazione sentimentale dalla quale
                    personale giocarono un                                   nacque un figlio. A questa unione non erano ovvia-
                 ruolo maggiore rispetto alla
                   presunta bellezza che le                                  mente estranee considerazioni di ordine politico: Ce-
                     attribuiscono i ritratti                               sare aveva bisogno di assicurarsi il controllo dell’Egit-
                    postumi, come questo
                     busto di fattura greca                                 to, il più grande granaio del Mediterraneo, le cui risor-
                         proveniente dalla                                 se sarebbero state preziose per il proseguimento della
                              Mauretania.
                                                                          guerra contro la fazione pompeiana. La regina, dal can-
                                                                          to suo, aveva bisogno di quel potente alleato per consoli-
                                                                        dare il trono e per mantenere l’indipendenza del suo po-
                                                                       polo sotto l’inevitabile tutela di Roma.
                                                                      Rientrato a Roma, Cesare vi si trattenne il tempo necessario
                                                                       per organizzare l’offensiva finale contro i pompeiani che si
                                                                       erano radunati nella provincia d’Africa e avevano comincia-
                                                                      to a riorganizzarsi. Li sconfisse nella battaglia di Tapso, lun-

                 GUIDAALLOSTUDIO                                     go la costa dell’attuale Tunisia (46 a.C.). Celebrò quindi, cosa
                 1. Che cosa significò per Cesare                  mai accaduta prima, quattro trionfi consecutivi per le vittorie ri-
                 varcare il Rubicone?
                 2. Quali interessi spinsero Cesare in          portate su altrettanti popoli e re stranieri: i Galli, Tolomeo, Farna-
                 Egitto?                     ce, Giuba. Passò quindi in Spagna, dove nella battaglia di Munda (45 a.C.) debellò la re-
                 3. Come si concluse la guerra civile?
                                             sistenza di un figlio di Pompeo, Gneo Pompeo.

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