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Modulo 5
L’impero romano
II sec. a.C. e il I sec. d.C. Da essi apprendiamo che la villa si estendeva su territori vasti,
† Il medaglione di uno schiavo
comprendeva un gran numero di edifici, e si articolava in due parti: la tenuta, le cui di-
Per renderli riconoscibili, i Romani
usavano applicare al collo degli mensioni variarono nel tempo (dai 20-60 ettari del II sec. a.C. ai più di 100 del I sec. a.C.),
schiavi un collare con un medaglione destinata alla produzione agricola; la residenza del proprietario, che vi si recava quando
iscritto. L’esemplare qui riprodotto,
di età tarda, riporta: «Prendimi, se voleva trascorrere qualche giorno lontano dalla confusione cittadina. Queste aziende era-
sono fuggito, e riportami dal mio no strutture finalizzate alla massima produttività: gli schiavi, incatenati e continuamente
padrone, Vivenzio, presso l’ara di
Callisto». sottoposti a controllo, lavoravano con ritmi precisi sotto una direzione ferrea. Tutta la lo-
ro esistenza era finalizzata al lavoro: al tramonto non si ritrovavano in famiglia e in dimore
loro riservate ma in una prigione, l’ergastulum, da dove venivano prelevati all’alba per
un nuovo giorno di fatica.
Destini differenti La manodopera schiavile non veniva impiegata soltanto nel
settore agricolo. Il destino di questi uomini, infatti, era molto vario. C’erano
schiavi preziosi, che valevano quanto una casa o un podere: individui colti, cat-
turati durante le campagne d’Oriente, che sapevano insegnare le lettere gre-
che ai figli dei ricchi romani, oppure artisti di valore. Costoro erano trattati
con grande cura e s’integravano facilmente nella famiglia dei padroni. Una
posizione privilegiata avevano in generale tutti quegli schiavi che sapevano
svolgere un lavoro specializzato: artigiani, esperti di agricoltura, medici, ecc.
Anche tra gli schiavi delle grandi dimore urbane si annoverava personale spe-
cializzato: cuochi e soprattutto addetti a funzioni amministrative (segretari, scri-
bi, contabili, cassieri) che si occupavano delle finanze del loro padrone. Pur non es-
sendo liberi, individui come questi avevano un ruolo sociale superiore a quello di mol-
ti liberi poveri. Ma le case dei ricchi erano anche affollate da un notevole numero di schia-
† Un servitore domestico, vi semplici, addetti ai servizi più umili. Nelle città, gli schiavi erano ampiamente impie-
II-III sec. d.C.
[Museo civico, Treviri] gati anche nell’artigianato e nel commercio.
† Un pastore, III-I sec. a.C.
[da Lucera, in Puglia]
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