Page 358 - Profili di Storia
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                                                                                          L’identità romana




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                         Cittadini in armi Questa circostanza si spiega con il fatto che Roma, a differenza degli  π Schieramento da parata
                        altri Stati antichi, fece come abbiamo visto un uso molto largo della cittadinanza. Molti  di una legione romana
                        cittadini significavano molti soldati.                                             del I sec. d.C.
                        A Roma, ogni maschio di condizione libera, compiuti i diciassette anni, abbandonava l’in-  La legione qui illustrata è articolata
                                                                                                           in dieci coorti, ciascuna delle quali
                        fanzia e diventava iuvenis, «giovane»: tale qualifica lo rendeva disponibile per il recluta-  conta sei centurie di 80 uomini circa,
                        mento fino all’età di sessant’anni [®Diventare adulti, p. 344]. Considerata la durata me-  per un totale di 480 uomini; la prima
                                                                                                           coorte fu successivamente
                        dia della vita (circa 45 anni), si può affermare che ciascun cittadino era, in teoria, reclu-  rafforzata e strutturata in cinque
                        tabile durante la maggior parte della sua esistenza.                               centurie di 160 uomini, per un totale
                                                                                                           di 800 uomini. Il legato (a)
                         Eserciti «nazionali» Ma nessuna organizzazione è possibile, nessuna efficienza realiz-  comandante della legione, è assistito
                                                                                                           da un tribuno laticlavio (b) di rango
                        zabile, se i combattenti non hanno forti motivazioni. I soldati romani divennero famosi  senatorio, da cinque tribuni
                        anche per il loro acceso patriottismo e per uno spirito di corpo che li rendeva combatti-  angusticlavi (c) di rango equestre, e
                                                                                                           dal praefectus castrorum (d) che
                        vi anche in mezzo ai pericoli più gravi.                                           sovrintendeva all’accampamento. Le
                        Questi requisiti dipendevano da alcuni elementi: anzitutto il fatto che le legioni erano re-  insegne della legione erano affidate
                                                                                                           all’aquilifero (e). Ciascuna centuria
                        clutate, come abbiamo visto, su base «nazionale», vale a dire sul fatto che erano intera-  era comandata da un centurione; il
                        mente composte da cittadini romani, mentre gli alleati italici – legati a Roma da forti vin-  centurione di grado più elevato (f),
                                                                                                           detto primus pilus, guidava la prima
                        coli di fedeltà – fornivano i contingenti delle truppe ausiliarie. Dunque Roma – a diffe-  centuria della prima coorte. Il
                        renza degli eserciti ellenistici e di quello cartaginese – non praticò l’arruolamento dei mer-  centurione aveva alle sue dirette
                                                                                                           dipendenze un trombettiere (g), un
                        cenari. Pur essendo spesso soldati assai esperti, autentici professionisti della guerra, i mer-  vessillifero (h), un tesserarius
                        cenari avevano alcuni gravi difetti: combattevano bene se erano pagati bene e puntual-  responsabile dei servizi di guardia (i),
                                                                                                           un optio «vicecenturione»
                        mente, e se riuscivano a fare ricchi bottini. In mezzo alle difficoltà, quando la paga tar-  responsabile della retroguardia e
                        dava ad arrivare e la guerra mostrava troppo a lungo tutto il suo peso di fatiche e di sof-  dell’addestramento (l). La legione
                                                                                                           era supportata da un contingente di
                        ferenze, questi soldati diventavano invece inaffidabili. Roma, come si è detto, poté per-  cavalleria che oscillò tra le 300 e le
                        mettersi il lusso di fare a meno dei mercenari perché aveva soldati a sufficienza.  120 unità; a esso erano affidati per
                                                                                                           lo più compiti di esplorazione o di
                         Punizioni e ricompense La compattezza degli eserciti romani era anche determinata  consegna di dispacci: la cavalleria
                                                                                                           destinata a scendere in campo era
                        da una disciplina molto severa che veniva applicata non solo ai soldati semplici ma anche  prevalentemente costituita da truppe
                        ai ranghi superiori, secondo criteri di uguaglianza. I castighi venivano inferti con grande  ausiliarie fornite da alleati e poste
                                                                                                           sotto il comando di cittadini romani.
                        rigore, spesso alla minima mancanza. L’ideale eroico romano si fondava soprattutto sul-  Stesso discorso vale per la fanteria
                        l’ubbidienza: le ostentazioni e gli esibizionismi non erano apprezzati. Questa severità ave-  leggera che venne eliminata
                                                                                                           dall’organico della legione e formata
                        va effetti positivi anche perché si associava a un sistema altrettanto accurato di premi e di  da contingenti ausiliari.
                        ricompense.

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