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Unità 14
L’identità romana
dei soldati, chiamò alle armi anche cittadini che non 1 √ Corone militari
erano in grado di armarsi con i propri mezzi. Si [disegno ricostruttivo di P. Connolly]
rese così necessaria (forse agli inizi del III sec. 3 1. Corona civica (composta da foglie
a.C.) l’introduzione del soldo, un’indennità di quercia); 2. Corona obsidionalis
(intrecciata con fasci d’erba); 3.
modesta ma sufficiente a garantire la sussi- Corona muralis; 4. Corona vallaris;
stenza e l’armamento del soldato. 5. Corona navalis. Le ultime tre
corone erano realizzate in oro.
Guerra voleva dire saccheggio e saccheggio
bottino. In linea di principio le prede di
guerra spettavano al Tesoro del popolo ro- 2 4
mano. Con il passare del tempo, tuttavia, la GUIDAALLOSTUDIO
distribuzione del bottino (o di parte di esso) 1. L’esercito romano era composto
da 30 o da 300 mila uomini?
ai soldati divenne una pratica sempre più 5 2. A che età un cittadino poteva
frequente. Per questo gli eserciti romani andare in guerra?
erano regolarmente seguiti da stuoli di affa- 3. Sottolinea sul testo pregi e difetti
dell’arruolamento di mercenari.
risti e di commercianti, che acquistavano sul 4. Quali erano i valori ideologici dei
posto le prede di guerra e fornivano ai soldati soldati romani?
5. Che cos’era il soldo?
merci di ogni tipo.
SINTESI
Il mito delle origini Le divinità principali sono tre: cittadinanza. Grazie a questa riservata: esclusa dalla vita
troiane Giove, Giunone e Minerva capacità di ampliare il numero politica, si occupa solo
I Romani, pur condividendo (triade capitolina). I Romani dei cittadini, Roma è in grado dell’organizzazione domestica.
lingua, usanze e divinità non si credono anche in poteri divini di esercitare un efficace Nella famiglia romana sono
sentono consanguinei degli astratti, i numina. dominio imperiale e di frequenti i divorzi e molto
Italici. Essi si ritengono arruolare senza difficoltà le diffusa è la pratica
discendenti dei Troiani, in Una società sue legioni. dell’adozione.
particolare di Enea, la cui autoritaria ma aperta
leggenda si fonde con quella Secondo Polibio, per intendere La famiglia romana L’organizzazione
di Romolo. Enea incarna alcuni il segreto della forza di Roma La cellula base della società militare
ideali collettivi del popolo bisogna analizzarne la società romana è la famiglia. In essa Artefice principale delle
romano, quali la religiosità e la e le istituzioni. Polibio molto forte è l’autorità del
capacità di accettare il volere definisce quella romana una paterfamilias, che amministra il imprese romane è l’esercito
che, per dimensioni,
divino con forza d’animo e «costituzione mista», in cui si patrimonio domestico e ha
spirito di sacrificio. combinano monarchia, potere di vita e di morte sui organizzazione, motivazione e
aristocrazia e democrazia. figli e sugli schiavi. disciplina, rivela caratteri
peculiari. Un radicatissimo
La religione romana La società romana è costruita Il matrimonio è deciso dai
La religione romana è su base oligarchica e padri degli sposi; esso non si senso patriottico e spirito di
politeista e aperta a influssi autoritaria, ma presenta anche fonda sull’amore ma sulla corpo conferisce alle truppe
esterni. In particolare, dopo la elementi di grande apertura e concordia e la solidarietà tra i romane una straordinaria
conquista della Magna Grecia, duttilità. I Romani, a differenza coniugi. Come la donna greca, capacità di resistenza,
si intensifica l’ellenizzazione dei Greci, concedono più anche quella romana di ceto anche nei momenti più
del pantheon romano. facilmente il diritto di medio-alto conduce una vita difficili.
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