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Unità 14
L’identità romana
Chi ci salverà dai Greci?
La cultura greca era penetrata a Roma già in tempi antichissimi. Quando però la città estese il suo
dominio al Mediterraneo orientale, l’influenza ellenica dilagò. La cultura greca entrava a Roma in
vario modo: con le splendide opere d’arte prese come bottino nei saccheggi di città quali Agri-
gento e Siracusa, con i prigionieri colti e intelligenti come Polibio capaci d’incantare i più sensi-
bili tra i nobili romani, con gli schiavi eruditi che insegnarono le lettere greche ai figli dei loro pa-
droni, con i filosofi che giungevano spontaneamente a Roma, con i figli dei nobili che venivano
mandati in viaggio d’istruzione nell’Ellade, con i mercanti e i pubblicani che frequentavano l’O-
riente.
Gli ambienti più tradizionalisti guardavano a questo fenomeno con grande preoccupazione: te-
mevano che la società romana abbandonasse i suoi antichi costumi e si corrompesse. L’esponen-
te più convinto di questo orientamento fu Marco Porcio Catone. Nel riferire le sue opinioni al ri-
guardo, lo storico greco Plutarco, che scrisse una biografia di Catone, non poté trattenersi dallo
sdegno, e dobbiamo riconoscere che le sue osservazioni sono molto ragionevoli.
Va tuttavia tenuto presente che Catone conosceva abbastanza bene la cultura greca e che era un
uomo troppo intelligente per immaginare che fosse possibile arginare completamente il fenome-
no della sua diffusione. Egli riteneva invece che fosse opportuna e possibile una ricezione non pas-
siva e incontrollata, ma critica: è questo appunto il senso delle parole rivolte al figlio.
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Plutarco, Vita di Marco Catone, 12; 23 meravigliati della rapidità e acutezza con Il tempo ha dimostrato quanto fosse in-
cui parlava, giacché le cose ch’egli espri- consistente una simile calunnia, giacché
Dicono sia stata tramandata un’orazione 1 meva brevemente, l’interprete impiegava Roma ascese alla massima potenza proprio
che pronunciò in lingua ellenica davanti molto tempo e molte parole a riferirle. In quando familiarizzò con la scienza e la cul-
al popolo ateniese, ove si dichiarava am- complesso era sua opinione che le parole tura ellenica in ogni loro aspetto.
miratore della virtù degli antichi Ateniesi escano agli Elleni dalle labbra, ai Romani
ed esprimeva la gioia che aveva provato al dal cuore. [...] 1. Di Catone.
vedere una città così bella e grande. Ma la Per screditare la cultura ellenica agli occhi
notizia è falsa. Catone trattò con gli Ate- di suo figlio si servì di una frase troppo pe-
niesi mediante un interprete, benché ca- rentoria per un vecchio: proclamò, con aria
pace di parlare la loro lingua, per rimane- di profeta e indovino, che il giorno in cui i GUIDAALLALETTURA
re fedele al suo amor patrio, che gli face- Romani si fossero lasciati contaminare dal- 1. Perché Catone preferì trattare con i Greci
adoperando la lingua latina?
va irridere gli ammiratori dell’ellenismo. la letteratura ellenica, avrebbero perso il 2. Perché Catone reputava pericolosa la
[...] Egli afferma che gli Ateniesi rimasero dominio del mondo. contaminazione con la cultura ellenica?
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