Page 370 - Profili di Storia
P. 370

P1_Modulo04b.qxp  3-03-2010  8:36  Pagina 355





                                                                                                Dossier
                                                                                          Le donne a Roma



                        Un po’di contegno! Pubbliche smancerie
                        Memorabile fu il modo in cui Marco Catone esercitò, nel 184-183 a.C. la carica di censore. Lo fe-
                        ce con tale autorevolezza che ancora oggi egli è noto come «Catone il Censore». Tra i tanti prov-
                        vedimenti importanti che egli prese a difesa della moralità pubblica, veniva ricordato un episodio
                        minore ma significativo: l’espulsione di un senatore troppo affettuoso verso la moglie. Secondo la
                        tradizione romana le affettuosità coniugali non dovevano essere eccessive e soprattutto non do-
                        vevano essere esternate al di fuori delle pareti domestiche.


                        DOC11
                         Plutarco, Vita di Marco Catone, 17  va abbracciato la moglie in pieno giorno  sono un uomo beato quando Zeus tuo-
                                                             al cospetto della figlia. «Io per conto mio  na».
                         Un altro senatore, che Catone espulse,  – disse – non abbraccio mai mia moglie,
                         mentre aveva buone probabilità di diven-  se non quando scoppia un tuono ben for-  GUIDAALLALETTURA
                                                                                                  1. Catone apprezzava le manifestazioni di affetto
                         tare console, fu Manilio, e ciò perché ave-  te; per ciò – soggiunse scherzosamente –  tra i coniugi in pubblico?






                        Un po’di contegno! Amore domestico
                        Il fatto che il buon cittadino non dovesse esibire i propri sentimenti in modo scomposto non vo-
                        leva dire che egli non provasse il più tenero attaccamento nei confronti della famiglia, come mo-
                        strava lo stesso esempio del severo Catone.



                        DOC12
                         Plutarco, Vita di Marco Catone, 20  oneste. Soleva dire che chi batte la moglie  dissero di assistere la moglie quando lava-
                                                             o il figlio pone le mani sulle cose più sacre  va o fasciava il bambino.
                         Sposò una donna appartenente a una fami-  che esistano, e che secondo lui un buon
                         glia più nobile che ricca, convinto che sia le  marito vale di più di un potente senatore.
                         nobili come le ricche sono pesanti e altere,  [...] Dopo la nascita del figlio, per lui non  GUIDAALLALETTURA
                         ma le prime per la vergogna delle cose tur-  esistevano più affari tanto pressanti, tranne  1. Secondo Catone, chi valeva di più di un potente
                         pi sono più sottomesse ai mariti nelle cose  qualcuno di ordine politico, che gli impe-  senatore?





                        Una moglie eroica

                        In una lunga iscrizione funeraria rivivono le vicende di una coppia durante l’ultima fase delle guer-
                        re civili (49-45 a.C.). La lapide fu posta dal marito alla moglie defunta. Il dedicante era stato pro-
                        scritto due volte, la prima al tempo di Cesare, la seconda al tempo di Ottaviano. In ambedue le
                        occasioni la moglie lo salvò con i suoi saggi consigli e con il coraggio messo in atto per ottenere
                        indulgenza per il marito. Figure come questa si meritavano l’epiteto sommo per una donna: «don-
                        na virile» [®Unità 14,DOC7].




                        DOC13
                         Inscriptiones Latinae Selectae, 8393  mai un’offesa: oh, se questa lunga unione  ampi sussidi; affinché io potessi portarli
                                                             avesse potuto subire il distacco estremo  con me, ti togliesti di dosso tutto l’oro, tut-
                         Sono rari i matrimoni che durano tanto da  per la mia morte, ed era giusto che fosse co-  te le perle che portavi, e, mentre ero lonta-
                         finire con la morte e non essere infranti dal  sì, poiché tocca al più vecchio soccombere  no da casa, mi provvedesti largamente di
                         divorzio; noi abbiamo avuto in sorte che il  al fato per primo. [...] Durante la mia clan-  schiavi, di denaro, di provviste, astutamen-
                         nostro sia durato quarantuno anni senza  destinità con i tuoi gioielli mi fornisti i più  te ingannando le guardie degli avversari.


                                                                                                                                355
   365   366   367   368   369   370   371   372   373   374   375