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                                             Modulo 4
                                             Una nuova potenza
                                             mediterranea: Roma



                                              Il soldo e il bottino L’originario esercito oplitico di Roma era composto di cittadini ric-
                                             chi o benestanti, in grado di pagare di tasca propria le ingenti somme necessarie all’ac-
                                             quisto dell’armamento. La crescita degli impegni militari e, di conseguenza, del numero




                 VITA SOCIALE                Diventare adulti
                 E DIRITTO



                        ll’età di quattordici anni, dopo aver  iniziazione alla vita pubblica. Era un rito di  mezzi) affrontavano l’istruzione superiore.
                 Aabbandonato la veste infantile e in-  passaggio, che segnava la transizione dal  Ora studiavano i classici, cioè i grandi capo-
                 dossato la toga virile, che segnava la loro  mondo domestico all’universo civico: solo  lavori letterari del passato, e la retorica, l’ar-
                 uscita dall’infanzia, i ragazzi romani parteci-  dopo aver abbandonato la fanciullezza, il  te dell’eloquenza, indispensabile per chi vo-
                 pavano a una solenne cerimonia pubblica:  romano diventava un individuo rilevante  lesse intraprendere la carriera politica o fo-
                 gli amici e i parenti componevano un corteo  per la città. Anche l’ascesa al Campidoglio  rense.
                 che li accompagnava attraverso il Foro fino  aveva un significato preciso, perché qui i  Il tirocinio militare comprendeva invece l’e-
                 al Campidoglio.                      giovani rendevano omaggio non solo al pa-  sercizio fisico e uno specifico addestramen-
                 Il tono di queste processioni variava in rap-  dre degli dèi, Giove, ma anche a Iuventas,  to all’equitazione e all’uso delle armi. Un cit-
                 porto alla ricchezza e all’importanza delle  «Giovinezza», la dea che si prendeva cura  tadino romano che non fosse preparato a
                 famiglie. Quelle dei bambini appartenenti  dei giovani.                    servire nell’esercito era semplicemente im-
                 alla nobiltà erano l’occasione per ostentare  A differenza dei giovani maschi, che aveva-  pensabile. In questa attività, i giovani roma-
                 prestigio e ricchezza: vi partecipavano mi-  no davanti a sé un futuro di cittadini e di sol-  ni apprendevano che la disciplina, cui in fa-
                 gliaia di persone, e con una grande esibizio-  dati, le fanciulle non erano destinate alla vi-  miglia erano stati abituati fin da bambini, era
                 ne di sfarzo. I cortei della gente comune ave-  ta pubblica: per loro il rito di «passaggio»  anche la virtù essenziale del buon soldato.
                 vano invece un tono più modesto. In ambe-  era il matrimonio.              Come tutti i giovani di ogni tempo e paese,
                 due i casi, tuttavia, si trattava di un evento  Con l’assunzione della toga virile comincia-  anche quelli romani si divertivano, ma il
                 solenne.                             va per i giovani il periodo del «tirocinio»,  tempo delle ragazzate era assai breve. Non
                 La processione del giovane attraverso il Fo-  una specie di apprendistato alla vita adulta.  era ammissibile, infatti, che un cittadino
                 ro – la piazza più importante della città, do-  Esso riguardava principalmente la cultura e  conducesse per troppo tempo la vita disin-
                 ve i cittadini discutevano di politica, dove si  la milizia. Mentre le fanciulle dopo la scuola  volta dello scapolo: chi aspirava al rispetto
                 amministrava la giustizia e aveva sede il se-  elementare non proseguivano gli studi, i ma-  dei concittadini doveva affrettarsi a mettere
                 nato – corrispondeva a una vera e propria  schi (evidentemente quelli che ne avevano i  su famiglia.




























                   π Addestramento di legionari
                   [disegno di P. Connolly]
                   Alle reclute veniva insegnato a marciare e a usare le armi. Se si considera che in quest’epoca non esistevano ancora le staffe, si comprende bene che il
                   compito più arduo era certamente quello di imparare a cavalcare completi di armatura.



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