Page 350 - Profili di Storia
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                                                                                          L’identità romana



                        2. Il mito delle origini troiane

                         Fantasie delle origini Prima di vedere come e perché si affermò a Roma il mito delle
                        origini troiane, è indispensabile una precisazione. Analizzando la storia di Roma, abbia-
                        mo visto che essa, fin dall’inizio, fu la storia di una comunità «aperta», formatasi e cre-
                        sciuta in Italia grazie all’apporto di varie genti (Etruschi, Latini, Sabini e soprattutto Gre-
                        ci [®11.6]). Ma l’idea che un popolo ha delle sue origini può anche essere un prodotto
                        dell’immaginazione: fantasiosa era certamente l’idea che i Romani fossero discendenti dei
                        Troiani. Ma per noi esaminare queste ricostruzioni immaginarie non è meno importante
                        che analizzare la vera e propria realtà storica: esse riflettono infatti il modo in cui i popo-
                        li vedevano se stessi e la loro storia.
                        Il rapporto tra Roma e la città di Troia è legato alla figura di Enea, il leggendario eroe che
                        scampò alla distruzione della sua città, viaggiò verso Occidente e approdò infine nel La-
                        zio, dando origine alla stirpe da cui sarebbe disceso il popolo romano. È importante con-
                        siderare preliminarmente che personaggi e temi dei poemi omerici ebbero una precoce
                        circolazione in molte zone, anche non greche, del Mediterraneo. Ad assicurarne la diffu-
                        sione furono gli aedi, gli artigiani, i mercanti greci, con i loro racconti e anche con i ma-
                        nufatti (statuette di terracotta e vasi) che rappresentavano personaggi – soprattutto l’a-
                        cheo Ulisse e il troiano Enea – dei quali l’Odissea narrava gli avventurosi viaggi in Occi-
                        dente. Varie comunità – nella penisola italica come in Sicilia, come altrove – attribuirono
                        le loro origini all’iniziativa di un eroe, acheo o troiano: il fenomeno si spiega con la vo-
                        lontà di nobilitare la propria stirpe connettendola a un evento grandioso come la guerra
                        di Troia e con la necessità di riempire di avvenimenti un passato di cui si sapeva molto
                        poco. Inoltre, gli eroi greci offrivano alle recenti aristocrazie dell’Italia arcaica (prima fra
                        tutte quella etrusca [®11.5]) modelli di comportamento in cui identificarsi.
                        Numerose testimonianze archeologiche testimoniano la diffusione della leggenda di Enea
                        nel mondo etrusco, già a partire dal V sec. a.C.: la raffigurazione più frequente è quella
                        dell’eroe che fugge da Troia portando il padre Anchise sulle spalle. Nel Lazio, la leggen-
                        da di Enea è attestata grosso modo nello stesso periodo: sembra che essa trovasse parti-
                        colare ricezione nella città di Lavinio (25 km da Roma), dove è stato rinvenuto un san-
                        tuario più tardo dedicato al culto di quell’eroe.



                                                                                                           √ Achille uccide i prigionieri
                                                                                                           troiani, IV sec. a.C. ca.
                                                                                                           [part. dalla Tomba François a Vulci,
                                                                                                           Villa Albani, Roma]
                                                                                                           Questo affresco etrusco raffigura
                                                                                                           l’eroe greco Achille intento a
                                                                                                           sacrificare i prigionieri troiani sulla
                                                                                                           tomba di Patroclo. La leggenda delle
                                                                                                           origini troiane di Roma viene qui
                                                                                                           usata in funzione anti-romana. Gli
                                                                                                           Etruschi celebrano il trionfo degli
                                                                                                           eroi greci, con i quali si identificano,
                                                                                                           sui Troiani, progenitori dei Romani.












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