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Sparta e Atene
poteva stare a casa a mangiare; altrimenti riere portava in giro sulla testa. Chi appro- Dopo aver bevuto, ma con misura, i com-
tutti avevano l’obbligo di presenziare ai pa- vava il postulante, non faceva altro; chi lo mensali tornano ciascuno a casa sua, senza
sti in comune. [...] respingeva, prima di gettarla comprimeva torce. Non è permesso allo spartano cam-
I conviti pubblici erano frequentati anche forte con le dita la pallottolina: così schiac- minare al lume di una luce artificiale né in
dai ragazzi, che vi erano condotti come a ciata, essa aveva il valore di un voto forato, quella, né in nessun’altra circostanza, per-
una scuola di sobrietà; là ascoltavano di- cioè negativo, e se ne trovavano anche solo ché deve abituarsi a marciare coraggiosa-
scussioni politiche e vedevano esempi vi- una, il postulante era considerato respinto, mente e senza timore nelle tenebre e du-
venti di libertà, là si abituavano a divertirsi e perché desideravano che a tutti fosse gra- rante la notte. Questo l’ordinamento delle
burlare senza essere scurrili e a lasciarsi bur- dita la compagnia degli altri. [...] mense pubbliche.
lare senza risentirsi. Anche quella di saper Quanto alle pietanze, la più apprezzata da-
sopportare lo scherzo pare fosse una virtù gli Spartani è il brodo nero. Basti dire che
tipica degli Spartani; se qualcuno però non gli anziani per bere delle belle scodellate di
lo tollerava, bastava che pregasse di essere brodo non mangiano neppure la carne, la- 4. Regione dell’Asia Minore sul Mar Nero.
lasciato in pace, e lo scherzo cessava. [...] sciandola ai giovani. Una storiella racconta 5. Il fiume di Sparta.
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Per essere ammessi ad una mensa, occor- di un sovrano del Ponto , che per gustare
reva subire un giudizio, che ci è descritto questo brodo comprò un cuoco spartano;
così. Ciascuno dei commensali prendeva in ma alla prima cucchiaiata lo sputò fuori. E GUIDAALLALETTURA
mano una mollica di pane, ne faceva una il cuoco disse: «O re, per trovare buono 1. Per quale motivo i ragazzi presenziavano ai
conviti pubblici?
pallottolina e la gettava senza dir parola, questo brodo bisogna essersi bagnati nel- 2. In che cosa consisteva il giudizio di
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come un voto, dentro un vaso che il came- l’Eurota ». ammissione alla mensa pubblica?
Un regime basato sul terrore.Un gruppo compatto e pericoloso
Gli schiavi delle altre città greche venivano catturati o acquistati nelle regioni più disparate; di
conseguenza, si trovavano a lavorare e a vivere quotidianamente accanto ad altri schiavi parlanti
un’altra lingua e provenienti da un’origine diversa. Gli iloti spartani conservavano invece una for-
te coesione, derivante dai vincoli familiari, dalla loro vita in gruppo, dalla consapevolezza di di-
scendere da un’origine comune, e soprattutto dalla coscienza di essere degli oppressi nella loro
stessa terra. Questo li rendeva estremamente pericolosi: e in effetti la storia spartana fu letteral-
mente costellata dalle loro rivolte, regolarmente represse nel sangue. Per fiaccare il loro spirito,
gli Spartani facevano vivere gli iloti in una condizione di degrado fisico e morale.
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Ateneo, Deipnosofisti, XIV, 657d cevere un numero stabilito di colpi ogni per non aver impedito allo schiavo di in-
anno, anche se non hanno commesso nes- grassare.
Gli Spartani impongono agli iloti tratta- suna colpa, e questo allo scopo che non
menti oltraggiosi, che conducono all’an- dimenticassero di essere schiavi. Inoltre,
nullamento di qualsiasi dignità. Infatti se qualcuno di loro mostrava all’aspetto
hanno stabilito che ciascuno di loro sia una vigoria superiore a quella ritenuta GUIDAALLALETTURA
1. Come vestivano gli iloti?
obbligato a portare un berretto di pelle di adatta a un servo, lo punivano con la mor- 2. Quali trattamenti erano riservati loro dagli
cane, a indossare una veste di pelle e a ri- te, e i suoi proprietari venivano multati Spartani?
Un regime basato sul terrore.La missione notturna
Gli iloti erano tenuti anche in una condizione di costante terrore. Ogni anno, gli efori appena en-
trati in carica dichiaravano guerra agli iloti, consentendo a chiunque lo volesse di ucciderli senza
commettere reato. Ma l’esempio più impressionante del regime di terrore e della violenza a cui
erano sottoposti questi individui era un rito chiamato kryptèia, una sorta di «missione notturna»
cui venivano addestrati i giovani spartani.
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