Page 187 - Profili di Storia
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                                             Unità 7
                                             Sparta e Atene



                  poteva stare a casa a mangiare; altrimenti  riere portava in giro sulla testa. Chi appro-  Dopo aver bevuto, ma con misura, i com-
                  tutti avevano l’obbligo di presenziare ai pa-  vava il postulante, non faceva altro; chi lo  mensali tornano ciascuno a casa sua, senza
                  sti in comune. [...]                respingeva, prima di gettarla comprimeva  torce. Non è permesso allo spartano cam-
                  I conviti pubblici erano frequentati anche  forte con le dita la pallottolina: così schiac-  minare al lume di una luce artificiale né in
                  dai ragazzi, che vi erano condotti come a  ciata, essa aveva il valore di un voto forato,  quella, né in nessun’altra circostanza, per-
                  una scuola di sobrietà; là ascoltavano di-  cioè negativo, e se ne trovavano anche solo  ché deve abituarsi a marciare coraggiosa-
                  scussioni politiche e vedevano esempi vi-  una, il postulante era considerato respinto,  mente e senza timore nelle tenebre e du-
                  venti di libertà, là si abituavano a divertirsi e  perché desideravano che a tutti fosse gra-  rante la notte. Questo l’ordinamento delle
                  burlare senza essere scurrili e a lasciarsi bur-  dita la compagnia degli altri. [...]  mense pubbliche.
                  lare senza risentirsi. Anche quella di saper  Quanto alle pietanze, la più apprezzata da-
                  sopportare lo scherzo pare fosse una virtù  gli Spartani è il brodo nero. Basti dire che
                  tipica degli Spartani; se qualcuno però non  gli anziani per bere delle belle scodellate di
                  lo tollerava, bastava che pregasse di essere  brodo non mangiano neppure la carne, la-  4. Regione dell’Asia Minore sul Mar Nero.
                  lasciato in pace, e lo scherzo cessava. [...]  sciandola ai giovani. Una storiella racconta  5. Il fiume di Sparta.
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                  Per essere ammessi ad una mensa, occor-  di un sovrano del Ponto , che per gustare
                  reva subire un giudizio, che ci è descritto  questo brodo comprò un cuoco spartano;
                  così. Ciascuno dei commensali prendeva in  ma alla prima cucchiaiata lo sputò fuori. E  GUIDAALLALETTURA
                  mano una mollica di pane, ne faceva una  il cuoco disse: «O re, per trovare buono  1. Per quale motivo i ragazzi presenziavano ai
                                                                                           conviti pubblici?
                  pallottolina e la gettava senza dir parola,  questo brodo bisogna essersi bagnati nel-  2. In che cosa consisteva il giudizio di
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                  come un voto, dentro un vaso che il came-  l’Eurota ».                   ammissione alla mensa pubblica?






                                             Un regime basato sul terrore.Un gruppo compatto e pericoloso
                                             Gli schiavi delle altre città greche venivano catturati o acquistati nelle regioni più disparate; di
                                             conseguenza, si trovavano a lavorare e a vivere quotidianamente accanto ad altri schiavi parlanti
                                             un’altra lingua e provenienti da un’origine diversa. Gli iloti spartani conservavano invece una for-
                                             te coesione, derivante dai vincoli familiari, dalla loro vita in gruppo, dalla consapevolezza di di-
                                             scendere da un’origine comune, e soprattutto dalla coscienza di essere degli oppressi nella loro
                                             stessa terra. Questo li rendeva estremamente pericolosi: e in effetti la storia spartana fu letteral-
                                             mente costellata dalle loro rivolte, regolarmente represse nel sangue. Per fiaccare il loro spirito,
                                             gli Spartani facevano vivere gli iloti in una condizione di degrado fisico e morale.


                 DOC7
                  Ateneo, Deipnosofisti, XIV, 657d    cevere un numero stabilito di colpi ogni  per non aver impedito allo schiavo di in-
                                                      anno, anche se non hanno commesso nes-  grassare.
                  Gli Spartani impongono agli iloti tratta-  suna colpa, e questo allo scopo che non
                  menti oltraggiosi, che conducono all’an-  dimenticassero di essere schiavi. Inoltre,
                  nullamento di qualsiasi dignità. Infatti  se qualcuno di loro mostrava all’aspetto
                  hanno stabilito che ciascuno di loro sia  una vigoria superiore a quella ritenuta  GUIDAALLALETTURA
                                                                                           1. Come vestivano gli iloti?
                  obbligato a portare un berretto di pelle di  adatta a un servo, lo punivano con la mor-  2. Quali trattamenti erano riservati loro dagli
                  cane, a indossare una veste di pelle e a ri-  te,  e  i  suoi  proprietari  venivano  multati  Spartani?






                                             Un regime basato sul terrore.La missione notturna
                                             Gli iloti erano tenuti anche in una condizione di costante terrore. Ogni anno, gli efori appena en-
                                             trati in carica dichiaravano guerra agli iloti, consentendo a chiunque lo volesse di ucciderli senza
                                             commettere reato. Ma l’esempio più impressionante del regime di terrore e della violenza a cui
                                             erano sottoposti questi individui era un rito chiamato kryptèia, una sorta di «missione notturna»
                                             cui venivano addestrati i giovani spartani.

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