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                   DOSSIER                   La polis
                                             degli «uguali»: Sparta


                        Quali erano le            n esempio di regime oligarchico è dato da Sparta.Gli antichi attribuivano le caratteristiche pe-
                                              Uculiari della polis spartana ad un personaggio avvolto nella leggenda: Licurgo [®DOC1]. In
                  caratteristiche della
                    società spartana?         realtà gli ordinamenti spartani furono il risultato di un graduale processo, che si completò nel VI sec.
                                              a.C. Un gruppo esiguo di cittadini, gli spartiati, che negli ideali di uguaglianza trovavano elementi di
                                              coesione [®DOC2], deteneva il controllo economico e politico della città. La loro unica attività con-
                                              sisteva nell’addestramento militare: il cittadino spartano, che sin da bambino era introdotto alla di-
                                              sciplina militare [®DOC3],era innanzitutto un soldato coraggioso e rispettoso dell’onore [®DOC4
                                              e 5]. Di contro, la sfera privata aveva un peso estremamente ridotto, tanto che i pasti, frugali, erano
                                              consumati insieme [®DOC6]. Le attività produttive erano svolte dagli iloti, i discendenti delle po-
                                              polazioni sottomesse dagli Spartani al momento del loro insediamento in Laconia. Gli iloti vivevano
                                              in condizioni di semischiavitù ed erano costantemente controllati dagli spartiati,che imponevano lo-
                                              ro una condizione di degrado fisico e morale [®DOC7 e 8].Altro elemento costitutivo della società
                                              spartana era rappresentato dai perieci, in posizione intermedia tra spartiati e iloti, che abitavano i
                                              dintorni della città. Nonostante il carattere semplice della vita condotta e la semplicità dell’assetto
                                              urbanistico [®DOC9], la comunità spartana era culturalmente vivace e aperta a influssi esterni
                                              [®DOC10].





                                             L’azione di un unico uomo
                                             Gli antichi erano certi che Licurgo fosse realmente esistito, anche se non nascondevano la diffi-
                                             coltà di ricostruirne l’esistenza: le notizie su di lui erano varie e spesso contraddittorie, a comin-
                                             ciare dal disaccordo sull’epoca in cui egli sarebbe vissuto. Questa fiducia nell’esistenza di Licur-
                                             go rivela un tratto caratteristico della mentalità antica, opposto alla visione moderna della storia.
                                             La sensibilità moderna insiste sulla complessità dello sviluppo storico e sul fatto che le società si
                                             costruiscono collettivamente. Era invece tipico degli antichi, e dei Greci in particolare, porre al-
                                             l’origine di una città, di una scoperta, oppure, come nel caso di Licurgo, di un regime politico, il
                                             nome di un unico individuo al quale si attribuiva un’indiscutibile consistenza storica: alla base di
                                             un evento doveva sempre esserci una figura umana, semi-divina o divina, con un nome ben pre-
                                             ciso e, se possibile, con una personalità spiccata. Il personaggio d’eccezione entra in scena al mo-
                                             mento opportuno per dispiegare la sua azione innovatrice.
                                             Ma esce altrettanto puntualmente, con gesti dignitosi e magnanimi che rendono grandiosa ed
                                             esemplare la sua statura morale.


                 DOC1
                  Plutarco, Vita di Licurgo, 5; 29    E Licurgo tornò. Vide gli animi ben dispo-  in cui la Pizia gli si rivolgeva chiamandolo
                                                      sti e si mise subito all’opera per sovvertire  «caro agli dèi», «dio più che uomo», e l’as-
                  L’entrata in scena                  e rinnovare gli ordinamenti politici esisten-  sicurava che il dio gli concedeva la grazia,
                                                      ti, convinto che un semplice emendamen-  da lui richiesta, di ideare buone leggi, e gli
                  Intanto i Lacedemoni cominciarono a rim-                                 prometteva che la sua costituzione sarebbe
                  piangere Licurgo e più volte gli mandarono  to della costituzione non sarebbe servito a  stata la più perfetta di tutte.
                  amici per invitarlo a tornare. Ora avevano  nulla. Agì insomma come un medico che si
                  compreso che i loro re erano tali solo di no-  trovi di fronte a un corpo guasto e pieno di
                  me e in null’altro differivano dai comuni  ogni sorta di malanni, il quale distrugge e  L’uscita di scena
                  mortali, mentre Licurgo aveva la tempra  rinnova con medicine e purghe le condi-
                  dello statista e la forza di trascinare gli uo-  zioni esistenti prima di introdurre un nuo-  Quando le principali istituzioni furono pe-
                  mini. Nemmeno i re stessi erano contrari al  vo regime di vita.          netrate ormai nei costumi, e la città fu cre-
                  suo ritorno, poiché speravano che Licurgo,  Persuasosi di tale necessità, in primo luogo  sciuta a sufficienza e messa in grado di so-
                  con la sua presenza, avrebbe tenuto a freno  si recò a Delfi, sacrificò al dio, consultò l’o-  stenersi e sopravvivere con le sole sue for-
                  l’insolenza dei cittadini nei loro riguardi.  racolo e tornò a casa col famoso responso,  ze [...], Licurgo, soddisfatto e lieto della


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