Page 181 - Profili di Storia
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                                             Modulo 3
                                             Il mondo greco



                                              Le donne Anche le donne erano rigidamente escluse dalla vita politica. Il loro univer-
                                             so non era lo spazio della città, ma le pareti domestiche e, in particolare, il gineceo, la zo-
                                             na dell’abitazione familiare loro riservata. La funzione delle donne era infatti quella di ge-
                                             nerare figli e di governare la casa.
                 LINK                 p.183  La donna era una perenne minore: per tutta la vita doveva avere un tutore (ky`rios) che ne
                 Una città «senza donne»:    amministrava i beni e la rappresentava legalmente: prima il padre, poi il marito; se resta-
                 la polis greca
                                             va vedova passava sotto la tutela di un figlio o del parente più prossimo.
                                             Le norme giuridiche erano uguali per tutte le donne, ma i comportamenti variavano in
                                             rapporto al livello economico. Le donne appartenenti a famiglie agiate o di livello eco-
                                             nomico medio non potevano uscire di casa a loro piacimento (se non raramente e ac-
                                             compagnate) e circolare liberamente per le vie della città: la loro reputazione ne sarebbe

                          † Donne alla fontana,            risultata seriamente compromessa. Le donne povere erano invece più li-
                             520-510 a.C. ca.               bere: non avevano schiavi da mandare a far la spesa e dovevano recarsi
                        [Museo Archeologico, Bari]
                                                                 personalmente al mercato. Non di rado esse contribuivano al so-
                                                                               stentamento della famiglia lavorando nel piccolo
                                                                                commercio o in attività simili, che le mettevano a





                                                                                                  † Una giovane ateniese nel gineceo,
                                                                                                                     V sec. a.C.
                                                                        L’universo destinato alle donne era quello ristretto delle pareti domestiche. Da
                                                                         bambine, da fanciulle e poi da mogli e madri le donne crescevano protette e
                                                                                           quasi recluse negli spazi del gineceo, la zona della
                                                                                           casa loro riservata. Per una donna rispettabile era
                                                                                            infatti ritenuto sconveniente uscire di casa troppo
                                                                                            spesso e troppo a lungo, se non per le necessità
                                                                                              della vita domestica (come recarsi alla fontana
                                                                                              pubblica), o in occasione di qualche cerimonia
                                                                                              religiosa. Alla donna sposata si richiedeva una
                                                                                            fedeltà assoluta e l’adulterio femminile era motivo
                                                                                              di ripudio immediato. L’adultera poteva essere
                                                                                         rispedita con ignominia nella casa paterna. Ma ancor
                                                                                          più grave era la sua esclusione dai culti civici e dalle
                                                                                            feste religiose: poiché questa era l’unica forma di
                                                                                     partecipazione della donna alla vita della polis, la punizione
                                                                                           equivaleva di fatto a una sorta di esilio tra le mura
                                                                                                                     domestiche.































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