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                                             Modulo 3
                                             Il mondo greco



                 LINK                 p.174  L’assemblea eleggeva anche i dieci strateghi (uno per tribù) che comandavano l’esercito.
                 Il popolo al potere:Atene   Riuniti in un collegio presieduto da un arconte (il polemarco), essi provvedevano a tutto
                                             quanto concerneva la sicurezza della polis. La carica di stratego era troppo delicata e ri-
                                             chiedeva competenze specifiche in campo militare: non poteva essere affidata al caso. Lo
                                             stesso principio valeva per cariche, come quelle finanziarie, che dovevano essere neces-
                                             sariamente affidate a individui esperti e competenti. Ma alla maggior parte delle altre ma-
                                             gistrature si accedeva per sorteggio: il criterio rispondeva a quelle esigenze di uguaglian-
                                             za su cui si fondava l’intero sistema. Per assicurare una rapida rotazione tra i cittadini, le
                 GUIDAALLOSTUDIO             cariche erano inoltre quasi tutte annuali e mai più rinnovabili.
                 1. Come era composta ciascuna
                 tribù?                       Potere del «dèmos» Il nuovo sistema nato dalle riforme di Clistene diede vita a una for-
                 2. Come fu rinnovata la boulè?  ma di governo della polis che gli antichi chiamarono democrazia, da dèmos, «popolo» e krà-
                 3. Tutti i cittadini partecipavano alle  tos, «potere»: in essa, il potere era in mano a tutti i cittadini, senza privilegi politici derivan-
                 assemblee?
                 4. Quali cariche erano elettive e quali  ti dalla nascita o dalla ricchezza. In quanto tale, la democrazia era una forma di governo di-
                 a sorteggio?                versa e antitetica rispetto all’oligarchia, fondata sul governo di una minoranza.





                 VITA SOCIALE                L’ostracismo
                 E DIRITTO


                        gni anno, tra gennaio e febbraio, in  la durata di dieci anni. Dieci anni di quell’e-
                 Oun momento in cui la sospensione    poca non sono, è bene sottolinearlo, come i
                 stagionale dei lavori campestri consentiva  nostri dieci anni: per valutare la reale entità
                 una maggiore partecipazione dei cittadini  di quel numero, dobbiamo infatti metterlo
                 alla vita politica, gli Ateniesi si riunivano in  in rapporto alla durata media della vita, che
                 assemblea per decidere se attivare o meno la  allora era circa la metà di quella attuale.
                 procedura dell’«ostracismo». La parola  La sanzione era concepita come una misura
                 ostracismo viene da òstracon, il frammento  di precauzione a difesa della città, e non ave-
                 di ceramica sul quale ciascuno scriveva il no-  va nulla d’infamante. L’ostracizzato non su-
                 me di un cittadino ritenuto nemico degli in-  biva la confisca dei beni, e la sua famiglia
                 teressi del popolo.                  non era disonorata. Al suo ritorno, che pote-
                 In questa prima assemblea si votava per al-  va avvenire, su nuova delibera del popolo,
                 zata di mano e non si facevano nomi. Si trat-  prima della scadenza dei dieci anni, l’ostra-
                 tava dunque di una delibera generica. In ca-  cizzato riprendeva con piena dignità il suo
                 so di voto affermativo, veniva convocata una  posto tra i concittadini. Il caso di Aristide
                 seconda assemblea. Data la delicatezza del-  [®8.2] è esemplare: ostracizzato nel 482
                 l’argomento, si procedeva con grande cau-  a.C. per aver ostacolato il potenziamento
                 tela: per essere valida, questa assemblea do-  della flotta promosso da Temistocle, fu ri-
                 veva raggiungere un quorum (cioè un nume-  chiamato nel 480; egli ottenne quindi un co-
                 ro minimo) di votanti molto elevato, 6000,  mando militare e fu il protagonista della me-
                 su un totale di circa 30.000 cittadini.  morabile vittoria di Platea nel 479 [®8.3].
                 Anche in questo caso, non era previsto nes-  L’ostracismo, dunque, non era un esilio. L’e-
                 sun dibattito. Tuttavia, tra la prima e la se-  silio prevedeva solitamente l’assegnazione a
                 conda  assemblea  intercorreva  un  tempo  una sede fissa, ed era perpetuo, mentre l’o-  π Gli «òstraka»
                 piuttosto lungo, che consentiva ai cittadini  stracismo lasciava piena libertà di soggiorno  Si legge più volte il nome di Temistocle.
                 di riflettere e di discutere tra di loro, nei luo-  (ovviamente con l’esclusione di Atene e del
                 ghi più disparati e in modo informale, sull’e-  suo territorio) e aveva una durata limitata.
                 ventualità di ostracizzare questo o quel cit-  Per quasi tutto il V sec., l’ostracismo corri-  le ambizioni di personaggi, come si diceva,
                 tadino.                              spose esattamente alle intenzioni del suo in-  «che appaiono troppo grandi», vale a dire
                 Il cittadino il cui nome risultava scritto sulla  ventore, Clistene. Il popolo vi fece ricorso  che facevano un uso spregiudicato del pro-
                 maggioranza assoluta degli òstraca, doveva  con una certa frequenza, soprattutto per  prio prestigio e della propria influenza per
                 abbandonare la città entro dieci giorni, e per  proteggere l’equilibrio democratico contro  trascinare il popolo.



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