Page 75 - Storia dell'inquisizione spagnola
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L’Inquisizione potere centralizzatore: il
controllo della gerarchia
Il Consiglio supremo dell’Inquisizione, i cui membri erano
(veramente) nominati dal re, lavorava molto: i consiglieri si
riunivano il lunedì, il mercoledì e il venerdì mattina; il
martedì, il giovedì e il sabato pomeriggio. Il legame di
questo Consiglio con il governo spagnolo era un legame
organico, poiché due membri del Consiglio di Castiglia
assistevano regolarmente alle sessioni pomeridiane. I
consiglieri erano scelti per la maggior parte fra gli
inquisitori dei tribunali provinciali, accanto ai quali sedevano
dei prelati o dei letrados di sicura esperienza. Il Consiglio
conosceva dunque dall’interno il funzionamento del sistema
e i consiglieri conoscevano personalmente gli inquisitori di
provincia, perfino i quadri impiegatizi grazie alle ispezioni
periodiche organizzate dalla Suprema e alle quali
partecipavano a volte l’uno o l’altro dei consiglieri.
Molteplici erano i compiti del Consiglio: esso elaborava le
istruzioni cui dovevano conformarsi i tribunali provinciali,
come le famose istruzioni di Deza nel 1500 o quelle di Valdés
nel 1561; le modificava o le completava a seconda della
congiuntura politica o religiosa. Specialmente a partire dalla
fine del Cinquecento orientava costantemente l’attività dei
tribunali di provincia per mezzo delle famose cartas
acordadas, vere e proprie circolari il cui contenuto era stato
preparato e concordato durante le sedute della Suprema.
Il Consiglio controllava l’attività degli inquisitori
provinciali, esaminava con cura i rapporti delle visite
compiute dagli inquisitori nel loro distretto, spulciava le
relazioni di cause che, almeno dal 1565 diventano regolari,
ma di cui conosciamo esempi anteriori: la prima toledana
che sia stata ritrovata risale al 1550, ma Gustav Henningsen
ne segnala alcune datate 1540, e noi ne abbiamo ritrovato a
Saragozza della stessa epoca. Queste relazioni costituiscono
degli interessanti compendi dell’attività dei tribunali.
Il Consiglio giudicava le cause in appello, esaminava