Page 54 - Storia dell'inquisizione spagnola
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cambiamenti, come si vede: ma torniamo al periodo in cui si

               fissano i confini.

                  La Spagna era allora divisa in 14 distretti (vedi cartina a
               pag.  40).  In  complesso,  hanno  una  dimensione  omogenea:
               otto  coprono  tra  i  27.000  e  un  po’  più  di  33.000  km                               2

               (Cordova,  Granada,  Siviglia,  Valencia,  San  Giacomo  di
               Compostella, Calahorra, Cuenca e Murcia), tre coprono fra i
               42.000 e i 48.000 km  (Llerena, Saragozza e Toledo). Ci sono
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               tuttavia        delle       eccezioni:         le     Baleari        e     le     Canarie
               (rispettivamente 5.014 km  e 7.273 km ) e Valladolid, un vero
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               gigante con i suoi 89.873 km ; gli inquisitori d’altra parte si
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               lamentano  proprio  della  sua  grandezza.  Quest’ultimo
               distretto,  fra  il  1507  e  il  1541,  aveva  perduto  almeno  un
               quarto  del  suo  territorio:  c’è  dunque  un  problema  di
               uniformazione. Questi distretti sono caratterizzati ancora da
               una discreta compattezza  se  li  si  paragona  a  quelli  angusti
               ed  eterogenei  del  1507.  Il  controllo,  cominciando  dalla
               capitale, che occupa una posizione centrale, ne è facilitato.

                  Ultimo  punto  da  sottolineare:  l’autonomia  rispetto  alle
               frontiere  politiche  e  ai  confini  ecclesiastici.  Nel  1521  le
               Cortes  di  Navarra  protestano  perché  l’Inquisizione  si  è
               insediata  a  Tudela  e  non  a  Pamplona,  la  capitale,  e  inoltre
               perché vengono consultati per alcune cause gli inquisitori di
               Saragozza,           veri      e     propri        stranieri! .        Nel       1518        i
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               rappresentanti di Teruel si lamentano perché la loro città è
               unita  al  tribunale  di  Valencia:  forse  che  loro  non  sono
               aragonesi?
                  Il  21  novembre  1518  la  Suprema  unisce  Teruel  a
               Saragozza. Nel marzo 1519 quest’ultima ritorna a Valencia. I
               criteri  degli  inquisitori  hanno  prevalso  sulla  convenienza
               politica. Nel 1520 si consiglia la prudenza agli inquisitori di

               Murcia:  in  caso  di  arresto  nel  governatorato  di  Orihuela
               (parte  valenciana  dell’inquisizione  castigliana  di  Murcia)  si
               suggerisce  di  incarcerare  i  colpevoli  a  Orihuela  stessa  e  di
               interrogarli in valenciano .  In  ogni  modo  Orihuela  non  sarà
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               restituita a Valencia.
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