Page 342 - Storia dell'inquisizione spagnola
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di  sperma  nel  corpo  di  un  altro  uomo.  È  rivelatore  come

               molti  degli  accusati  alleghino  a  loro  difesa  la  non
               consumazione  del  coito  oppure,  molto  più  raramente,
               sostengono  che  non  esiste  il  peccato  quando  non  c’è  stata
               consumazione.
                  La  bestialità  pone  meno  interrogativi.  I  testimoni,  fra  i
               quali sono numerose le donne, e con una certa frequenza le
               ragazze (moza  ),  raccontano  regolarmente  di  aver  scoperto

               un  uomo  addossato  alla  parte  posteriore  di  un  animale
               intento  a  compiere  dei  movimenti  che  non  lasciano  alcun
               dubbio  sulla  natura  dell’atto  poiché  si  tratta  di  movimenti
               che evocano per loro l’atto sessuale compiuto da un uomo e
               una donna. L’espressione usata è spesso simile a questa: «Si
               dimenava come uno che conosce carnalmente una donna». Il

               fatto avviene generalmente in una scuderia, in una stalla, in
               un campo o in un boschetto.
                  A  questo  punto,  l’Inquisizione  non  ha  che  da  stabilire  la
               verità  o  la  falsità  dell’accusa  e,  se  l’atto  bestiale  viene
               provato,  scoprire  se  è  stato  consumato  con  emissione  di
               seme  «nella  natura  dell’animale»  o  se,  per  una  qualsiasi
               ragione  (la  scoperta  in  flagrante  delitto,  il  ritiro  dell’uomo,

               ecc.)  la  consumazione  è  stata  evitata.  Questo  fatto  è
               abitualmente  di  grande  importanza  per  il  Santo  Uffizio.
               Anche  in  questo  caso,  il  carattere  abominevole  dell’atto
               prevale sull’intenzione.
                  La  grande  maggioranza  degli  animali  sono  femmine.
               Soprattutto  asine  (asna  o  burra)  o  mule  che,  da  sole,

               rappresentano più  della  metà  delle  partners  conosciute:  43
               su  67.  Oltre  alle  28  asine  e  alle  15  mule  censite,  sono
               segnalate sei giumente, sei cagne, tre scrofe, due pecore e
               due  vacche,  una  capra.  Ma  bisogna  aggiungere  anche  due
               animali maschi, un cavallo e un asinello, e non ci possiamo
               pronunciare  sul  sesso  del  rocin  (ronzino,  rozza?).  È  chiaro
               che questi animali che assumono il ruolo di partners sono gli

               stessi  che  accompagnano  la  maggior  parte  dei  nostri
               accusati  nella  loro  vita  quotidiana:  contadini,  pastori,
               carrettieri,  garzoni  di  scuderia,  sia  nei  campi,  al  pascolo,
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