Page 339 - Storia dell'inquisizione spagnola
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o  alla  bestialità  che  può  ancora  essere  superata?  Tutte  le

               domande  vengono  fatte,  poiché  bisogna  sapere  ad  ogni
               costo;  il  sospetto  di  sodomia  o  di  bestialità  è  uno  di  quelli
               che  conduce  il  più  delle  volte  alla  camera  di  tortura.  Per
               giudicare  gli  effetti,  specialmente  sui  bambini  sodomizzati,
               l’Inquisizione  può  chiamare  i  medici  e  chiedere  loro  una
               perizia.
                  Così sappiamo un mucchio di cose. Non più porte chiuse,

               nessun segreto d’alcova. Se le «relazioni di cause» non sono
               che il riassunto, a volte di sole due righe ma il cui contenuto
               con  il  tempo  si  arricchisce  (vedere  la  tabella  dell’autodafé
               del  1593  riprodotta  a  pag.  319),  gli  atti  valenciani  sono
               ricchi di particolari minuziosi: approcci, seduzioni, minacce,
               contatti, difese, reazioni scandalizzate e giustificazioni, gesti

               frenetici,  tentativi  mancati  e  riusciti,  imprecazioni  oscene,
               impudenze, cinismi e rimorsi. Il tempo e il luogo. I partners,
               consenzienti o forzati. Gli effetti dell’atto. I recidivi, la natura
               dell’animale.
                  Una prima certezza. Fra uomini si tratta spesso di violenza
               carnale  o  di  tentativo  di  violenza,  soprattutto  quando  la
               relazione avviene fra un adulto e un ragazzo. A volte anche

               l’animale  viene  violentato:  Tristan  de  Armendariz,  giovane
               navarrese,  si  fa  aiutare  da  uno  dei  suoi  amici,  che  poi  lo
               denuncerà, quando tenta di penetrare una scrofa...
                  È dunque molto frequente che un adulto tenti di violentare
               un ragazzo o un adolescente (muchacho) o perfino un altro
               adulto. È altrettanto vero che il tentativo fallisce spesso per

               la  resistenza  dell’auspicato  partner.  Jeronimo  de  Aysa,  che
               cercò  inutilmente,  per  quattro  volte,  di  possedere  degli
               adolescenti,  ammette  che  avrebbe  consumato  l’atto  se  i
               ragazzi  avessero  acconsentito.  Antonio  Nicholas  confessa
               anche  lui  di  non  essere  riuscito  nel  suo  scopo  per  la
               resistenza  dei  suoi  due  compagni  di  locanda.  Il  pastore  di
               Bujaraloz, Anton Lap, trentottenne, è sul punto di consumare

               l’atto quando la sua vittima riesce a sfuggirgli e il suo seme
               si sparge per terra; il pittore Diego Martinez aggredisce un
               adolescente che però riesce a scappare. Joseph Guisot che,
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