Page 336 - Storia dell'inquisizione spagnola
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bassa:  è  molto  inferiore  alla  percentuale  della  popolazione

               morisca in Aragona; ed è anche molto bassa rispetto al gran
               numero di moriscos giudicati dall’Inquisizione per altri reati
               e  che  avrebbero  potuto  vedere  aggravarsi  la  loro  posizione
               con  un’incriminazione  supplementare.  Bisogna  arrendersi
               all’evidenza:  la  stragrande  maggioranza  dei  crimini
               «esecrabili» sono commessi da Vecchi Cristiani. E questo è
               tanto  più  vero,  in  quanto  fra  di  essi  non  figura  alcun

               converso. È notevole come a Valencia, dove i moriscos erano
               ancora  più  numerosi,  almeno  prima  del  1609,  la  situazione
               sia simile: ad eccezione degli schiavi, un solo moro compare
               nel nostro piccolo repertorio.
                  Questi  Vecchi  Cristiani  sono  spesso,  è  vero,  gente
               instabile,  uomini  sradicati,  lontani  dalla  loro  terra  natale.

               Nel  regno  di  Valencia,  se  si  fa  eccezione  per  i  religiosi,  la
               maggior  parte  degli  incriminati  sono  uomini  senza  casa,
               esclusi  o  paria:  schiavi,  soldati,  marinai,  vagabondi,  nativi
               della  Catalogna,  della  Castiglia,  della  Navarra  o  della
               Francia.  Davanti  al  tribunale  di  Saragozza  compaiono  una
               quantità di noti aragonesi: cinquantacinque accusati, ossia la
               metà di coloro di cui si conosce l’origine, vengono da fuori, e

               spesso  dall’estero;  si  contano  infatti  fra  di  essi  venticinque
               francesi, numero sicuramente inferiore alla realtà perché un
               Arnau  Gascon  non  è  segnalato  come  francese!  Tra  di  essi
               sette  sono  qualificati  bearnesi,  ma  il  numero  reale  dei
               bearnesi  è  certamente  superiore  a  questa  cifra,  poiché  un
               ragazzo  nativo  di  Arzacq  non  è  indicato  come  bearnese

               anche  se  Arzacq  è  nel  Béarn.  Molti  sono  indicati  come
               francesi senza altra precisazione, oppure il luogo, scritto con
               una grafia assai approssimativa, non è identificabile.
                  Ma, quando il luogo di origine non crea problemi, si tratta
               sempre  di  città  o  di  villaggi  della  Francia  sud-occidentale:
               Bayonne,           Beaumont-de-Lomagne,                     Rabastens-de-Bigorre,
               Auch,  Agen,  Monclar-d’Agenais...  Quindi,  per  gli  inquisitori

               di Saragozza, tutti i francesi sono bearnesi o guasconi.
                  Gli altri stranieri nel paese? Due italiani (un siciliano e un
               senese),  sei  basco-navarresi,  tre  catalani,  tre  valenciani,
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