Page 331 - Storia dell'inquisizione spagnola
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Numero dei perseguiti dal tribunale di Saragozza per atti di sodomia
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                  Anche  senza  tener  conto  della  serie  1551-1560  le
               indicazioni  di  questa  tabella  sono  chiare  e  possono  essere
               così riassunte:
                  1)  L’Inquisizione  di  Saragozza  esercita  fino  dal  1540
               un’attenta repressione della sodomia. La caccia ai sodomiti

               tuttavia si scatena solo dopo il 1560.
                  2)  Prima  del  1550  la  bestialità  sfugge  ai  tentacoli
               dell’Inquisizione ed è repressa attivamente solo dopo il 1570.
                  Per  quanto  sappiamo  dell’evoluzione  dei  costumi,
               dell’ambiente  intellettuale  o  delle  attitudini  riguardo  alla
               sessualità, niente ci  permette  di  pensare  che  la  sodomia  si

               sia  sviluppata  fra  il  1540  e  il  1580,  né  che  un’epidemia  di
               bestialità  sia  improvvisamente  scoppiata  dopo  il  1570.
               L’aumento  notevole  del  numero  dei  processi,  l’ascesa
               verticale delle cause per bestialità, trovano spiegazione nelle
               nuove  direttive  dell’istituzione  già  messe  in  evidenza  in  un
               capitolo precedente.  Dopo  i  suoi  successi  nella  repressione
               diretta contro i luterani e i giudeizzanti, l’Inquisizione è più

               disponibile. D’altronde, quando sarà spinta da altri obiettivi,
               di  carattere  prioritario,  il  suo  rigore  contro  il  «peccato
               abominevole» si attenuerà. Così, dopo l’intensa repressione
               degli anni 1570-1577,  una  ripresa  delle  agitazioni  dei  mori
               distrarrà  l’Inquisizione  aragonese  dai  delitti  sessuali:  gli
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