Page 289 - Storia dell'inquisizione spagnola
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sottoposta  ai  qualificatori  appena  nel  1736,  i  quali  la

               condannano  nel...  1804!  Il  sistema  di  controllo  si  sfascia.
               Alcune  inchieste  effettuate  nel  Settecento  rivelano  che  da
               decine  di  anni  non  si  fanno  più  le  visite  delle  navi.  Come
               avrebbe  potuto  provvedervi  d’altra  parte  un’organizzazione
               che disponeva in Catalogna nel 1750 soltanto di una dozzina
               di  uomini?  Sappiamo  con  quale  relativa  facilità  i  libri
               francesi siano penetrati in Spagna nel Settecento. Tutt’al più

               si  nota  un  irrigidimento  alla  fine  del  secolo,  quando  la
               Rivoluzione  fa  gravare  un  pericolo  diretto  sull’Ancien
               Régime. Ma quest’ultima fiammata, del resto più politica che
               religiosa,  non  fa  che  mettere  in  evidenza  la  decadenza  del
               tribunale.





                                               Gli intellettuali

                  Il  controllo  della  diffusione  del  libro  si  accompagna  a
               quello  sugli  scrittori,  sui  pensatori,  prevalentemente  sui

               professori  universitari,  creatori  di  schemi  ideologici.  Ci
               soffermeremo  più  brevemente  su  questo  punto  perché
               l’argomento  è  stato  e  continua  ad  essere  studiato  da
               specialisti  più  competenti  di  noi.  É  a  partire  dal  1520  che
               questo  aspetto  dell’attività  inquisitoriale  comincia  a
               svilupparsi, in un primo tempo per sorvegliare gli erasmiani.
               Nel 1534 Juan Luís Vives scriveva al filosofo di Rotterdam:

               «Viviamo in tempi difficili, nei quali non si può né tacere, né
               parlare  con  sicurezza».  Ma,  nonostante  i  processi  che
               colpiscono  i  più  noti  fra  loro,  l’azione  dell’Inquisizione
               rimane  limitata:  perfino  il  movimento  erasmiano  rimane
               forte  fino  alla  seconda  metà  del  secolo,  e  nulla  indica  che,
               luteranesimo  e  illuminismo  a  parte,  l’Inquisizione  abbia

               impedito l’affermazione di altre tendenze.
                  Ancora  una  volta  tutto  precipita  a  partire  dagli  anni
               cinquanta  e,  brutalmente,  di  fronte  al  pericolo  protestante,
               la  politica  verso  gli  intellettuali  si  irrigidisce.  Evitiamo
               tuttavia  di  fare  del  Santo  Uffizio  il  deus  ex  machina  che
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