Page 293 - Storia dell'inquisizione spagnola
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dall’élite  del  clero  spagnolo,  i  sacerdoti  che  il  loro  vescovo

               ha  autorizzato  e  ai  quali  ha  concesso  il  titolo  ambito  di
               predicatori.  I  curati  ordinari  si  contentano  di  un  sermone,
               breve  commento  del  Vangelo  del  giorno,  che  recitano  alla
               messa  grande  attenendosi  al  promemoria  che  gli  statuti
               sinodali  li  obbligano  ad  acquistare.  Predicare  infatti  è  un
               compito difficile: si tratta di tradurre, di trasporre la teologia
               di  scuola  in  un  linguaggio  e  in  schemi  concreti,  accessibili

               agli umili. Più d’uno compie dei passi falsi.
                  Per esempio quel benedettino di Oña che verso il 1750, per
               spiegare bene come fosse importante non lavorare nei giorni
               di  festa  esclamava:  «Rispettate  le  feste,  o  io  prenderò  la
               croce  la  solleverò  e  passerò  dalla  parte  di  Maometto
               gridando  “Maometto,  Maometto!”  ».  O  quel  licenziato  di

               Cotoria  che,  spiegando  ai  fedeli  di  Cornago  i  decreti  del
               Concilio sul matrimonio, ebbe uno scrupolo; come far capire
               loro che sono dichiarati nulli i matrimoni clandestini, fino a
               ieri  validi?  E  distinguere:  quanto  a  Dio  il  matrimonio
               clandestino  resta  valido;  la  Chiesa  lo  annulla  per  quanto
               riguarda  le  sue  manifestazioni  sociali:  «L’uomo  non  separi
               ciò che Dio ha unito».

                  La predicazione dei santi sembra aver presentato problemi
               particolari.  Si  trattava  di  lodare  il  santo  del  giorno  e  di
               esaltarlo al disopra degli altri, senza passare la misura. Era
               esagerato  sostenere  che  san  Giovanni  Evangelista  è  il  più
               grande di tutti i santi, perché se San Giovanni Battista è il
               più grande in ordine alla penitenza, San Paolo in ordine alla

               predicazione, San Pietro in ordine alla fede, l’Evangelista lo
               è in ordine alla carità. E la carità è la maggiore delle virtù
               cardinali. Quindi l’Evangelista è il più grande di tutti i santi.
               Proposizione inammissibile: tutti sanno che il più grande di
               tutti i santi è la Santa Vergine...
                  Il  problema  del  curato  di  San  Martín  de  Villaiglesias  era
               farsi  capire.  Nel  suo  sermone  del  Natale  1540  egli  trattò

               della verginità di Maria, della sua verginità fisica. La scelta
               dell’argomento  era  di  per  se  stessa  rivelatrice.  Più
               interessante ancora il modo di trattarlo. Alcuni spiriti ribelli
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