Page 297 - Storia dell'inquisizione spagnola
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IX
IL MODELLO SESSUALE: LA DIFESA DEL
MATRIMONIO CRISTIANO
Matrimonio e vita sessuale: la dottrina
Da molto tempo, l’Occidente era monogamo e il
matrimonio stabile: è questo uno degli elementi più originali,
uno dei temi costanti della sua civiltà. Ma era monogamo con
elasticità, poiché, per secoli, a determinate condizioni, si è
potuto divorziare, molto più difficilmente certo che nei paesi
musulmani, ma insomma si poteva farlo. La sessualità
nemmeno sembra essere stata racchiusa entro i rigorosi
limiti della coppia legale, anche se questa aveva
un’importanza che altre società non le accordavano. La
poligamia di fatto (a volte di diritto) era però, a volte,
possibile. Soprattutto, questi erano problemi civili, che non
dovevano riguardare la Chiesa. Solo nel secolo XI la Chiesa
pretese di controllare ciò che fino ad allora era considerato
estraneo alla sua sfera d’azione.
Ciò non fu senza conseguenze, perché pur riaffermando
dei principi di sempre, essa li rendeva più rigorosi: il
matrimonio è indissolubile e il cristiano monogamo; non si
può essere legittimamente sposati con più persone nello
stesso tempo; solo la morte di uno dei coniugi libera l’altro;
ogni relazione sessuale extraconiugale è illecita. A questo
principio essenziale si accompagnano regole secondarie di
origini diverse: lo stato di castità è superiore allo stato
matrimoniale per dignità e per perfezione, il che implica
come corollario che il prete sia celibe e casto; la definizione
del campo dell’incesto estesissimo, fino al quarto grado
canonico di consanguineità, fino al quarto grado di affinità,
fino al secondo di parentela spirituale... Fu già difficile