Page 301 - Storia dell'inquisizione spagnola
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Poligamia e poliandria


                  Nel Medioevo la poligamia non è un reato di competenza
               dell’Inquisizione. Per lo meno, il Manuale degli inquisitori di
               Eymerich tace su questo punto. E se, nel 1486, il tribunale di
               Saragozza manda al rogo per questo motivo un certo Denis

               Guinot,  è  perché  la  bigamia  non  è  che  un  aspetto  del
               giudaismo. Nel 1488 tuttavia Saragozza ci fornisce il primo
               processo  per  bigamia  pura  celebrato  dall’Inquisizione
               spagnola. Da allora, i tribunali entrano in azione l’uno dopo
               l’altro, quello d’Aragona prima di quello di Castiglia, perché
               solo nel 1524 avremo il primo caso a Cuenca e fino al 1530
               Toledo ignora questo tipo di cause .
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                  Questa  intrusione  del  Santo  Uffizio  in  un  campo  nuovo

               preoccupa e,  come  nel  caso  della  bestemmia,  le  resistenze
               furono  notevoli.  Perché  la  giustizia  laica  perseguiva  già  i
               bigami, che le Partidas, per esempio, condannavano a cinque
               anni di esilio «in un’isola» o alla confisca dei beni. Anche qui
               si giunge a una soluzione di compromesso: i bigami saranno

               giudicati  dai  vescovi  o  dai  tribunali  regi  «salvo  i  casi  che
               implicano dubbi sul sacramento o sospetto sulla fede.» È un
               compromesso zoppicante, come nel caso della bestemmia. Il
               terreno  legale  infatti  è  neutro.  L’Inquisizione  è  come  un
               giocoliere  in  equilibrio.  Sono  le  circostanze  esterne  che  le
               concederanno  o  le  rifiuteranno  la  giurisdizione  sulla
               poligamia. Ossia il potere reale.

                  Negli  anni  intorno  al  1530,  questo  genere  di  processi
               diventa abituale negli archivi del tribunale. Raggruppiamo in
               una tabella, di cui ci si perdonerà la necessaria aridità, i dati
               di cui disponiamo .
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                  Ci  rendiamo  conto  del  carattere  eterogeneo  di  queste
               serie. Tuttavia, quali che siano le riserve che si possono fare

               al riguardo, ci sembra chiara la loro indicazione: prima del
               1545,  l’Inquisizione  si  interessa  solo  sporadicamente  della
               bigamia.  Dal  1545  al  1575,  precisamente  all’epoca  del
               Concilio,  il  numero  dei  rei  giudicati  sale notevolmente, per
               ridiscendere quasi altrettanto rapidamente prima di perdersi
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