Page 303 - Storia dell'inquisizione spagnola
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Essi corrispondono anche alle preoccupazioni dello Stato,
               che, nel momento in cui l’Inquisizione persegue con maggior
               vigore  i  colpevoli,  aumenta  le  pene  contro  di  loro.  Carlo  V

               nel  1532,  riprendendo  una  legge  di  Enrico  III,  dichiara  i
               bigami  colpevoli  di  alevosia  e  li  condanna  alla  perdita  di
               metà  dei  loro  beni.  Ora  l’alevosia  è  la  più  grave  delle
               circostanze  aggravanti,  aggravante  che  consiste  nel
               commettere un delitto «tradendo la fiducia che la vittima ha
               nel  colpevole»  reato  legato  nell’intimo  della  coscienza  dei

               contemporanei al tradimento e alla lesa maestà . Nel 1548,
                                                                                           6
               la  reggente  Giovanna  d’Austria  ( ):  «vista  la  gravità  del
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               delitto  e  la  sua  frequenza  a  causa  della  pena  incorsa»,
               ordina:  [...]  «che  la  nostra  giustizia  ponga  una  cura
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