Page 287 - Storia dell'inquisizione spagnola
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può  liberarlo  dalla  scomunica  in  cui  fosse  eventualmente

               incorso.  Gli  editti  di  fede  equiparano  il  mancato  rispetto
               delle  decisioni  inquisitoriali  su  questo  punto  all’eresia
               formale. Le biblioteche private sono teoricamente sottoposte
               alla  stessa  regola  delle  visite  che  vige  per  le  librerie.  I
               processi  formali  sono  rari,  ma  le  pressioni  particolari,
               l’autocontrollo, sono senza dubbio frequenti.
                  Un sistema efficiente, dunque, che permette di controllare

               tutta la catena della produzione, della commercializzazione e
               del  consumo  del  libro,  in  stretta  collaborazione  con  gli
               organi civili. L’Inquisizione è il solo organismo in Spagna e
               forse in Europa che possa svolgere un simile compito, il solo
               che  controlli  sufficientemente  tutto  il  paese  per  poter
               diffondere  e  far  applicare  ovunque  e  in  modo  uniforme  le

               proibizioni decise nella capitale.
                  Manchiamo ancora di dati per valutare le conseguenze di
               queste misure. Esse hanno intralciato il commercio librario,
               questo  è  certo;  hanno  una  parte  di  responsabilità,  forse
               rilevante,  nel  declino  dell’editoria  spagnola:  la  minaccia
               continua di un sequestro, della perdita di un’edizione, di forti
               spese e,  nel  migliore  dei  casi,  di  ritardi.  Esse  non  possono

               che aver favorito il più radicale conservatorismo degli autori,
               esortati        alla      massima          prudenza.          Soprattutto,  hanno
               costituito         nei      confronti         del      libro      una       formidabile
               contropropaganda.  Per  duecento  anni  è  stato  ripetuto  agli
               spagnoli che il libro è una cosa dannosa, della dinamite da
               maneggiare  con  precauzione,  soprattutto  il  libro  straniero.

               Ed  è  possibilissimo  che  li  abbiano  convinti.  Questo  è
               l’aspetto più grave.
                  Bisognerà           d’altronde          guardarsi          dalle       esagerazioni.
               L’Inquisizione  infatti  non  condannava  tutte  le  opere,  e
               abbiamo  visto  che  il  Catalogo  del  1583-1584  si  rivela
               generoso verso le opere di evasione. Ci si stupisce a volte di
               vedere circolare liberamente delle opere comiche o erotiche

               che  ci  sembrano  molto  oltraggiose  per  il  clero...  La  rete di
               controllo  del  Santo  Uffizio,  pur  essendo  notevole,  non
               mancava di falle. Era impossibile sorvegliare tutta la costa:
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