Page 277 - Storia dell'inquisizione spagnola
P. 277

intorno  ad  un’ideologia  da  essa  stessa  regolata.  D’altronde

               non  è  assente  in  tutto  ciò  il  nazionalismo,  che  gioca  sulla
               forte  presenza  straniera  fra  i  colpevoli.  È  istruttivo  vedere
               disegnarsi una geografia popolare della Riforma: «I nuovi usi
               vanno dalla Francia a Valladolid, e da Valladolid a Toledo»;
               «si vedranno presto grandi cose in Germania e in Inghilterra,
               è tutt’uno, e in gran parte della Francia e della Fiandra. Tutti
               presto si uniranno per fare guerra al re di Spagna», avrebbe

               detto un fiammingo . Dietro la fede spunta la politica.
                                             20
                  Non  occorrono  del  resto  inutili  complicazioni.  Per
               l’Inquisizione sino alla fine del Cinquecento, e in seguito solo
               con discrezione e forse soprattutto per uso interno, non c’è
               differenza fra le sette protestanti. Solo negli anni intorno al
               1580  cominciano  timidamente  ad  essere  menzionati

               ugonotti, anglicani. È la setta di Lutero, o la Legge di Lutero,
               che, senza distinzione si scambia con la Legge di Mosè o la
               setta  di  Maometto,  e  si  contrappongono  al  termine
               «cristiano»  che,  invece,  si  scambia  con  l’espressione  «ciò
               che  crede  e  sostiene  nostra  Santa  Madre  Chiesa  cattolica
               romana» secondo lo schema seguente :
                                                                         21





                        Legge di Lutero / Legge di Mosè
                        Setta di Maometto / Setta di Lutero


                                                             ≠


                        Cristiano / «Ciò che crede e sostiene
                        nostra Santa Madre Chiesa cattolica romana».






                  Dall’inizio  di  questa  campagna,  si  crea  un’atmosfera  di
               vero  e  proprio  isterismo.  Ascoltiamo  un  testimone  che

               depone il 14 maggio 1560:
                  «Mezz’ora  fa  ero  a  casa  di  Caravajal,  il  cantore  della
               cattedrale, nel cui cortile è situata una taverna [...] C’era lì
   272   273   274   275   276   277   278   279   280   281   282