Page 272 - Storia dell'inquisizione spagnola
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più di trenta manifesti tutti della stessa mano e dello stesso

               tenore.  Ci  siamo  dati  subito  da  fare,  senza  scoprire  finora
               alcuna pista. Sono stati chiamati tutti i maestri di scuola [...]
               e  si  è  chiesto  loro  sotto  giuramento  se  conoscevano  quella
               calligrafia.  Abbiamo  mostrato  loro  le  prime  tre  righe  del
               testo,  togliendo  il  titolo  perché  ignorino  di  cosa  si  tratta.
               Sono state ispezionate tutte le locande di Toledo per sapere
               quali persone vi hanno alloggiato negli ultimi due mesi, cosa

               facevano, da dove venivano e quali documenti possedevano.
               Sono stati ricercati tutti i venditori di coplas. Per riconoscere
               questa scrittura abbiamo chiamato tutti gli scrivani pubblici.
               Con tutti i mezzi si è tentato di trovare una pista, e con la
               massima segretezza, perché il colpevole cerca la pubblicità
               [...]  La  mia  impressione  è  che  l’autore  sia  qualche  ex-

               monaco».
                  Unito  alla  lettera,  un  esemplare  del  manifesto,  quattro
               pagine di una scrittura minuta e chiara: «La Chiesa romana
               e papista è l’assemblea dei malfattori, favorevoli alle cattive
               azioni,  degli  ipocriti,  dei  mentitori,  degli  ingannatori,  dei
               legulei,  dei  pigri  (sic),  dei  maneggioni,  dei  fanfaroni,  dei
               falsari,  dei  traditori,  degli  sputasentenze  temerari,  degli

               impostori, dei persecutori, dei delatori, degli omicidi [...] La
               Chiesa romana e papista non è la Chiesa di Gesù Cristo, ma
               la  Chiesa  del  diavolo  e  dell’Anticristo  suo  figlio,  la  Chiesa
               dell’Anticristo  papa,  distruttore  del  genere  umano,  e  tali
               sono  gli  anticristi  papisti,  la  sua  Chiesa...».  Dopo  questa
               vigorosa introduzione, sessanta quartine sviluppano il tema:

               «Risvegliati  cristiano,  non  restare  lì  come  morto,  perché
               l’Anticristo è smascherato. Ogni uomo stia in guardia e non
               dorma, l’Anticristo è qui», ecc.
                  Le ricerche a Toledo non diedero alcun risultato. Sebastían
               Martinez,  l’autore,  si  fece  prendere  l’anno  seguente  a
               Siviglia,  dopo  aver  diffuso  le  sue  opere,  nello  stesso  modo,
               ad  Ávila  e  nella  capitale  del  Guadalquivir.  Era  un  prete,

               originario di Alcalá, che faceva lo stampatore. Il testo del suo
               pamphlet mostra che le esecuzioni di Valladolid e di Siviglia
               l’avevano impressionato profondamente. Venne bruciato .
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