Page 270 - Storia dell'inquisizione spagnola
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Fra  il  1560  e  il  1565,  la  percentuale  degli  spagnoli  fra  i
               condannati è elevata. Più di un quarto a Murcia; un quarto a
               Toledo;  dal  5  al  10%  nei  tribunali  di  frontiera.  Poi,  la
               proporzione  si  abbassa.  Passato  il  1570,  non  se  ne  trovano

               praticamente più. D’altronde, dopo la fiammata del 1560, le
               curve  discendono  molto  rapidamente,  salvo  sulle  frontiere,
               che  conoscono  ancora  qualche  rialzo  febbrile.  Alla  fine  del
               secolo, pian piano, il tema luterano scompare. Non possiamo
               che  ripetere  qui  le  conclusioni  di  Ernst  Schäfer:  «Non  ci
               furono praticamente protestanti spagnoli, il paese nella sua
               totalità  è  rimasto  fermamente  cattolico.  In  dieci  anni

               l’Inquisizione è riuscita a eliminare le sacche isolate che si
               erano formate in questo ambiente ostile, e del quale essa si
               incarica di accrescere l’ostilità ».
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                  Il caso toledano. — Le ripercussioni di questo evento sono
               immense  e  il  paese  ne  resterà  segnato  per  secoli.  Ancora
               nell’agosto 1559, dopo gli autodafé di Siviglia e di Valladolid,
               i  «luterani»  non  sembrano  preoccupare  oltre  misura  gli
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