Page 262 - Storia dell'inquisizione spagnola
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nessuna  condanna  a  morte,  nemmeno  in  contumacia,

               nessuna esecuzione.  Una  sola  eccezione  nota:  durante  una
               visita sulla costa basca, un inquisitore arresta sette sospetti:
               due  spagnoli  che  se  la  cavano  con  forti  ammende e cinque
               inglesi, di cui quattro ritrattano; il quinto si ostina e lo paga
               con la vita .
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                  Il caso di Logroño, situata in una zona di intensi rapporti
               con l’Europa settentrionale, è particolare: è indubbiamente il

               tribunale che  ha  più  presto  e  più  massicciamente  problemi
               con i luterani. Eppure a Saragozza, vicino alla frontiera con
               la  Guascogna,  le  percentuali  non  superano  il  2  o  il  3%.
               Nessuna           esecuzione          nemmeno            lì.    Per      non       parlare
               dell’interno  del  paese.  Dopo  il  1547,  nei  documenti
               dell’Inquisizione  di  Toledo  ritroviamo  regolarmente  dei

               luterani,  esattamente  sedici  fino  al  1558.  Anche  tenendo
               conto delle lacune della documentazione, sono meno del 2%
               degli accusati, per due terzi stranieri, francesi o fiamminghi.
               Tutti  gli  spagnoli  si  sono  convertiti  all’estero,  come  quel
               Rodrigo  Luengo  «gran  luterano»  e  vigoroso  propagandista
               stando  ai  suoi  giudici,  calderaio,  convinto  dai  compagni  di
               prigionia  fiamminghi,  quando  era  schiavo  dei  mori

               nell’Africa settentrionale. La repressione sembra più severa
               che  a  Logroño:  un  rilascio  in  persona,  tre  riconciliazioni,
               un’abiura de vehementi con tre anni di galera solo negli anni
               1554-1555.
                  Verso  il  1555  dunque,  Lutero  è  un  personaggio  ben
               conosciuto  negli  ambienti  intellettuali,  ma  solo  in  quelli.

               L’importanza data ai libri nella repressione inquisitoriale non
               inganni.  Pochi  luterani  vivono  in  Spagna,  per  la  maggior
               parte artigiani e commercianti stranieri; alcuni spagnoli, che
               hanno viaggiato quasi tutti all’estero o sono in contatto con
               le  correnti  di  pensiero  europeo,  che  difendono  idee  simili.
               Altri,  più  numerosi,  soprattutto  notabili,  sono  vagamente
               informati  sulle  sue  dottrine,  e  vi  si  appellano  quando  la

               discussione  si  fa  accesa.  Ma  non  sembra  che  il
               protestantesimo  sia  una  preoccupazione  quotidiana  della
               massa  del  paese.  Sarà  l’Inquisizione  che  si  incaricherà  di
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