Page 242 - Storia dell'inquisizione spagnola
P. 242
Del sacrilegio
Il sacrilegio, inteso come ingiuria materiale fatta ad
oggetti sacri, dà poco lavoro al Santo Uffizio. Le cause sono
molto varie quanto alla gravità e alle sentenze che ne
conseguono. Nell’estate del 1538, una quindicina di giovani
mietitori, tutti Vecchi Cristiani, tutti originari del circondario
di Guadalajara, passabilmente ubriachi dopo una giornata di
dura fatica, rientrano in gruppo al loro villaggio, poco
distante dal luogo di lavoro. Sul ciglio della strada si erge
una croce, come ce ne sono molte. La sradicano e
organizzano tanto per ridere una processione. Qualche
straccio spiegato sostituisce lo stendardo e canti osceni si
innalzano sulle note degli inni sacri. La processione
prosegue per parecchi chilometri senza suscitare altro che
un’occhiata divertita. Alla prima locanda si procede a una
parodia di sepoltura. La seconda locanda è chiusa. Il
portatore, in mezzo alle risate, batte alla porta con la croce
mentre gli altri intonano: l’«Attolite, portae, capita vestra»
che si canta la domenica delle Palme . Il locandiere, che e
12
un buon diavolo, apre e tutto si conclude nella cantina fra le
botti generosamente spillate. Ahimé, l’inquisitore Vacquer è
allora a Guadalajara e un’anima pia gli racconta il fatto.
Vengono convocati i mietitori e il locandiere. Il tribunale non
prende però la cosa sul tragico: tutti infatti sono Vecchi
Cristiani e non avevano intenzione di prendere in giro la
Chiesa. Ripercorreranno tutti insieme, in camicia e a piedi
nudi, la strada che hanno percorso nella loro cerimonia
sacrilega, da Guadalajara a Valdegrudas, portando una croce
che sistemeranno al posto di quella che hanno portato via. I
più colpevoli si quoteranno per pagare i sei ducati che
costerà l’erezione del monumento .
13
Ma se si tratta di un morisco come Juan Carrillo, che
qualcuno ha accusato di aver dato una pugnalata alla statua
della Madonna, la faccenda assume un’altra dimensione.
L’accusato nega. Lo si tortura. Egli resiste e la sua causa
viene archiviata. Ma questo basta a dimostrare che