Page 238 - Storia dell'inquisizione spagnola
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basta, evidentemente agiato, con dei dipendenti, sostenuto
da due figli che fanno i duri del paese. Una bella ascesa, a
forza di braccia. Ma a quale prezzo! La sua forte personalità
gli ha alienato le simpatie dei concittadini. Con chi non ha
avuto da dire? Isolato, trattato con freddezza, preso in giro,
quasi bandito dal villaggio, così ci appare dalle ultime
testimonianze. E più è respinto più bestemmia. Il suo
repertorio è impressionante: abbiamo l’elenco di 57 formule
blasfeme delle peggiori: «Rinnego Dio». «Più in alto,
Pericleto» urla all’Ostia consacrata che viene presentata alla
folla...
Un prima volta viene arrestato dall’alcalde nel 1546. Ma
era già stato denunciato precedentemente al Santo Uffizio
durante la visita del distretto del 1537. Si era anche
presentato all’inquisitore, ma per mancanza di tempo, la sua
causa non era stata giudicata. Egli esige dunque di essere
deferito all’Inquisizione. Compare all’autodafé del 13 maggio
1547, poi, in camicia e imbavagliato, alla messa grande del
suo paese, «perché gli altri ne traggano esempio ed evitino
di bestemmiare contro Nostro Signore e la Santa Fede
Cattolica». Nel 1554 il corregidor di La Adrada, la città da
cui dipende La Iglesuela lo arresta di nuovo. Di nuovo lo si
deferisce al Santo Uffizio. Evidentemente, i giudici
considerano il suo caso disperato giacché si limitano a fargli
fare penitenza all’autodafé del 22 novembre .
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Dopo il 1560 le sentenze si aggravano. Vediamo ad
esempio quella di un certo Asiani, di Olite in Navarra, che
l’Inquisizione di Logroño condanna nel 1573 all’abiura de
vehementi, a 50 ducati di ammenda e a cinque anni di
galera. Certo è recidivo, e il caso è particolarmente grave.
Non ha forse detto: «Do la mia anima al diavolo, rinnego
Dio»? Non ha forse insultato l’inquisitore paragonandolo ai
nemici della fede? Non ha forse paragonati i conventi a dei
postriboli? Ma Martínez non aveva fatto di meno. Il suo caso
non è unico. Perché questo aggravamento delle pene? Per
quanto riguarda le galere, il desiderio di Filippo II di trovare
dei rematori deve aver avuto la sua parte. Anche il fatto che