Page 233 - Storia dell'inquisizione spagnola
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                 IL MODELLO RELIGIOSO: LA DISCIPLINA DEL
                                 LINGUAGGIO E DELL’AZIONE



                  Il  Santo  Uffizio  è  stato  dunque,  in  gran  parte,  uno
               strumento  di  assimilazione  delle  minoranze  recentemente
               convertite al cristianesimo. Ma questo non è che un aspetto
               della sua azione. Esso ha anche lavorato in profondità nella

               massa  di  coloro  che  si  definiscono  essi  stessi  «vecchi
               cristiani,  credenti  in  Dio  ciecamente  [...]  e  in  tutto  ciò  che
               crede e sostiene la nostra Santa Madre, la Chiesa Romana».
               Ad essi la maggior parte dei tribunali hanno dedicato la loro
               attenzione nel XVI secolo. Curiosamente, gli storici hanno a
               lungo  trascurato  questo  aspetto  delle  cose.  Anche  Lea,  di
               solito  così  coscienzioso,  non  vi  dedica  che  poche  pagine,

               senza  convinzione.  È  servendoci  dell’etnologia  storica  che,
               da qualche anno, stiamo riscoprendo questa faccia nascosta
               dell’Inquisizione. Ad essa dedicheremo i capitoli seguenti.
                  In questo, trattiamo del grande numero dei piccoli delitti,
               espressioni  infelici  più  che  vere  e  proprie  eresie,  che  può
               lasciarsi sfuggire un ignorante  dalla  lingua  troppo  lunga,  e

               che hanno dato tanto lavoro all’Inquisizione dal 1525 in poi.
               Affronteremo poi il problema del protestantesimo, cercando
               di ricostruire non solo la repressione, cosa già fatta e molto
               bene  da  altri,  ma  soprattutto  la  pubblicità  organizzata
               intorno  ad  essa,  le  ripercussioni  che  essa  ha  avuto  sulla
               popolazione  castigliana,  questo  attraverso  il  modello
               toledano.

                  La presa di coscienza della Riforma, ideologia concorrente
               e minacciosa, fa sì che gli anni 1550-1560 segnino una svolta
               nella storia del tribunale. Ma è anche l’epoca del concilio di
               Trento, il che forse è ancora più importante. Fra il 1543 e il
               1563,  a  Trento  vengono  prese  decisioni  dottrinali  e

               promulgati  decreti  disciplinari  che  segnano  profondamente
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