Page 227 - Storia dell'inquisizione spagnola
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andare nella valle di Ahescoa, a due leghe di là, non perché
vi fosse stata scoperta la minima traccia di stregoneria, ma
perché là il terreno era più propizio che altrove, mi limitai a
farvi portare l’editto di Grazia. Otto giorni dopo la sua
pubblicazione, seppi che dei ragazzi si erano già
autodenunciati.»
La Suprema pubblicò il 31 agosto 1614 delle istruzioni che
riprendevano le conclusioni di Salazar y Frías sulla
stregoneria. Esse ingiungevano di esaminare con prudenza
le pratiche magiche delle donne, quelle ridicole superstizioni
che, unite alle credenze popolari, suscitavano attività
collettive sempre equivoche.
È consuetudine attribuire a Salazar y Frías un
atteggiamento illuminato e razionale; a noi sembra piuttosto
che fu, analogamente a quello della Suprema, un
atteggiamento essenzialmente «politico». Poiché, nonostante
tutto, questa ripresa di cause di stregoneria nelle sole
regioni di Navarra e di Biscaglia pone un problema.
La stregoneria è uno spazio selvaggio, fuori legge, uno
spazio di trasgressione anche dove può esprimersi un altro
potere, satanico, a detta dell’inquisitore, al quale egli non ha
accesso. L’Inquisizione ritrova lo stesso atteggiamento degli
ecclesiastici del basso medioevo che provavano solo
disprezzo per le storie di streghe, eredità dei culti pagani.
Dar loro importanza sarebbe stato riconoscere questi culti.
In quanto alla stregoneria basca, Caro Baroja non esita ad
affermare: «La stregoneria basca, fin dalle sue origini,
sembra legata a una particolare situazione sociale e a una
tradizione pagana che fa dire a volte nel XV secolo che i
baschi, così cattolici ai nostri giorni, sono dei gentili».
Bernardo Barreiro che pare abbia schedato tutti i processi
di stregoneria celebrati dal tribunale di San Giacomo di
Compostella nel XVI e XVII secolo, sostiene che streghe e
astrologi sono i rappresentanti di una cultura regionale
soffocata e repressa dall’Inquisizione .
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Esaminiamo alcune di queste cause. Le prime si
presentano intorno al 1575. La maggior parte delle accusate