Page 220 - Storia dell'inquisizione spagnola
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Delitto  eclettico,  i  cui  termini  si  ritrovano  con  una  bella

               costanza  in  tutte  queste  cause.  Alle  storture  morali  si
               mescolano errori, bestemmie, sacrilegi, tesi erronee, perfino
               l’illuminismo.
                  È  vero  che  parecchie  asserzioni  delle  ilusas  ricordano
               quelle degli alumbrados. Ma l’illuminismo ci appare più una
               costrizione mentale degli  inquisitori  e  degli  storici  che  non
               un’eresia  coerente.  Ciò  che  conosciamo  dell’illuminismo  è

               una raccolta di tesi messe insieme dal Santo Uffizio nel corso
               dei  processi,  mediante  la  quale  esso  cerca  di  individuare
               l’eretico.  L’illuminismo  in  Spagna  è  una  dissidenza
               ricorrente, indizio di una continuità di aspirazioni. Secondo
               Marcel Bataillon: «In senso lato, l’illuminismo spagnolo è un
               cristianesimo interiorizzato, un sentimento vivo della grazia»

               al quale si aggiunge un rifiuto delle mediazioni sacerdotali e
               temporali.  Allora,  sì,  le  ilusas  sono  illuminate  quando  si
               dedicano all’orazione mentale lontano dal mondo, quando si
               definiscono «confermate nella grazia», quando sostengono di
               comunicarsi più volte al giorno.
                  Il Santo Uffizio non ci è cascato. Per quanto ne sappiamo,
               la sola causa in cui l’Inquisizione processa una alumbrada, è

               quella di Catalina de Jesús, ispiratrice di un vero e proprio
               focolaio eretico.  La  presenza  in  questo  gruppo  di  un  uomo
               letterato  e  teorico,  il  carmelitano  Juan  de  Villapando  è  un
               fattore importante. In quasi tutte le cause che riguardano il
               movimento  illuminista  si  ritrovano  accuse  di  carattere
               sessuale.  Gli  illuminati,  come  alcune  sette  pagane,  si

               abbandonavano               a     orge       collettive        durante         le     quali
               ecclesiastici  poco  scrupolosi  abusavano  di  ingenue  beate.
               Niente  di  sorprendente  in  questo,  perché  le  donne,  da
               sempre, portano in sé il peccato della carne. Nelle cause di
               ilusas gli inquisitori  si  dimostrano  poco  curiosi  di  andare  a
               fondo di tali accuse mosse alle beate di cui la solitudine e la
               castità nel laicato dovevano turbare molto i contemporanei.

                  Ad Almagro, il padre gesuita Luís de la Torre, confessore e
               direttore  spirituale  delle  beate  della  città,  è  accusato  di
               intrattenere  con  loro  relazioni  equivoche.  Infatti  un
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