Page 183 - Storia dell'inquisizione spagnola
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anche quelli di Valencia non sarebbero stati espulsi, né
obbligati a convertirsi. Questo impegno fu confermato nel
1519 dalle Cortes di Saragozza.
Ma quando, a loro volta, i mori valenciani furono costretti
alla conversione, l’esistenza di comunità musulmane in
Aragona divenne incompatibile con una Spagna risoluta a
imporre il cristianesimo quasi ovunque. I mori d’Aragona
dovettero farsi battezzare contemporaneamente a quelli di
Valencia e l’Inquisizione aveva l’ordine di farsene carico. Ciò
nonostante, alle Cortes di Monzón nel 1528 il re richiese che
non si procedesse contro di loro finché non fossero stati
convenientemente istruiti nella fede.
Nel 1533 i feudatari protestarono contro i tribunali
inquisitoriali che si impossessavano delle terre confiscate
alle loro vittime, il che era come penalizzare loro stessi, dato
che quelle terre erano di loro proprietà.
Se i regni di Granada, Valencia e Aragona avevano una
forte popolazione mora, anche in Castiglia esistevano
numerose località in cui la comunità mora era maggioritaria.
Sarebbe interessante soffermarci sulle vicende di una di
esse, Hornachos.
Hornachos è attualmente una cittadina di 7.200 abitanti,
situata nel sud-est dell’Estremadura. Si trova a circa 270
chilometri in linea d’aria da Madrid, nella provincia di
Badajoz, distretto di Alamendralejo. Le origini di questa
cittadina risalgono alla dominazione romana e essa deve la
sua nascita allo sviluppo dato da piccoli lavori eseguiti sulle
terre attigue.
Situata sul versante meridionale di una sierra che porta lo
stesso nome, Hornachos gode di una posizione geografica
privilegiata: è infatti riparata dai venti e sufficientemente
piovosa, ma lontana dalle grandi strade, il che le assicura un
perfetto isolamento.
Nel secolo XVI e fino al 1609 la sua popolazione era quasi
completamente mora e si suppone che questi mori fossero
originari dell’Estremadura, anche se è probabile che qualche