Page 175 - Storia dell'inquisizione spagnola
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Rapporti con i riformati


                  In  quell’epoca  la  Spagna  combatteva  nello  stesso  tempo
               contro  i  moriscos  e  contro  i  protestanti,  e  sembra  che  fra
               queste due comunità un ravvicinamento ci sia stato o per lo
               meno  sia  stato  tentato.  A  dire  il  vero,  la  divisione  dei

               cristiani  era  argomento  di  polemica  per  i  moriscos,  i  quali
               sostenevano che non era possibile credere in una religione e
               in una Chiesa in preda allo scisma.
                  Questo          singolare         ravvicinamento              è     avvenuto          nel
               Cinquecento  e  negli  ultimi  trent’anni  del  Seicento.
               Protestanti  e  moriscos  vivevano  in  una  situazione  sociale  e
               politica  analoga,  quella  di  una  minoranza  oppressa  e
               contraria  all’ordine  costituito.  Essi  avevano  la  stessa

               sensibilità religiosa e si appellavano all’autorità della Bibbia.
               Avevano           inoltre        comuni           motivi        di      contestazione:
               condannavano le immagini religiose nelle chiese, criticavano
               il  clero  e  la  chiesa  cattolica,  ecc.  Fatto  strano,  i  moriscos
               conoscevano le dottrine protestanti grazie al gran numero di

               testi  che  penetrarono  clandestinamente  in  Spagna  e  in
               particolare  a  Valencia,  a  Granada  e  in  Aragona,  dove  essi
               erano molto numerosi.
                  La preoccupazione di vedere moriscos e protestanti andare
               d’accordo,  ha  indotto  gli  inquisitori  di  Saragozza  ad
               occuparsi, dall’inizio del  regno  di  Filippo  II,  della  sorte  dei
               moriscos  che  partivano  per  il  Béarn  dove  la  penetrazione

               della Riforma era forte e si nutrivano mire annessionistiche
               sull’Aragona. I moriscos sono giunti fino a implorare Enrico
               IV,  re  di  Francia.  Nei  processi  d’Inquisizione  di  Toledo  è
               stato documentato qualche caso di conversione di moriscos
               al  protestantesimo.  Questa  conversione  appariva  loro,  a
               torto,  un  mezzo  per  liberarsi  dal  giogo  inquisitoriale.  Non

               bisogna  tuttavia  esagerare  l’importanza  di  questi  rapporti,
               poiché essi sono rimasti sempre molto labili ed i moriscos si
               sono serviti degli altri solo per avere maggiori argomenti e
               un appoggio politico.
                  Fin dall’epoca dei Re Cattolici, la monarchia spagnola ha
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