Page 171 - Storia dell'inquisizione spagnola
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Non  solo  essi  restavano  fedeli  all’Islam  nel  profondo  del

               cuore e praticamente in segreto, ma opponevano anche una
               fiera  resistenza  ad  uniformarsi  alla  dottrina  cattolica  e  ai
               suoi precetti. Essi inventavano anche degli stratagemmi per
               annullare l’effetto dei riti ai quali non potevano sottrarsi. Nel
               1573, a Belmontejo, Juan Sierra lava con acqua calda la testa
               di suo figlio al ritorno dal battesimo per cancellare in modo
               più sicuro  ogni  traccia  dell’acqua  battesimale  e  della  sacra

               unzione.  Alcuni  giungevano  perfino  a  sostituire  il  loro
               bambino con un bambino già battezzato.
                  Se  era  possibile,  i  moriscos  si  sposavano  secondo  il  rito
               musulmano. Convivere, senza essere sposati era considerato
               sospetto  dall’Inquisizione  e,  se  si  trattava  di  moriscos
               significava  il  rifiuto  di  riconoscere  l’istituzione  del

               sacramento  del  matrimonio.  Comunque,  le  coppie  che
               vivevano  in  concubinaggio  erano  numerose:  Alvaro  Merino
               che  abitava  a  Hornachos  aveva  consigliato  ai  suoi  cugini
               primi originari di Ronda, rifugiatisi presso di lui, di sposarsi
               per  sfuggire  alle  persecuzioni  dell’Inquisizione  che  li
               accusava di vivere coniugalmente.
                  I  moriscos  cercavano  anche  di  sottrarre  i  funerali  ai  riti

               cristiani, oppure, per annullare gli effetti di questi ultimi, li
               accompagnavano  con  riti  autenticamente  musulmani.  Per
               questo  motivo  nel  1587,  durante  il  regno  di  Filippo  II,  la
               Junta  di  Madrid  decise  che  tutti  i  morti  senza  eccezione
               avrebbero  avuto  un  funerale  religioso  e  sarebbero  stati
               sepolti negli stessi cimiteri dei cristiani.

                  Essi rifiutavano anche di andare a messa, e se per caso vi
               assistevano, era per assumere un atteggiamento irrispettoso.
               Molti curati si sono lamentati del cattivo comportamento del
               loro  «gregge  morisco»:  alcuni  facevano  gesti  osceni
               all’elevazione,  altri  arrivavano  quando  l’ufficio  era  già
               cominciato  e  se  ne  andavano  prima  della  fine.  Un  alguacil
               aveva l’incarico nei villaggi di controllare se essi andavano a

               messa  alla  domenica  e  nelle  feste  comandate.  E  molti  alla
               domenica  venivano  sorpresi  al  lavoro,  senza  alcun  rispetto
               per il giorno del Signore, mentre li si trovava al venerdì o nei
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