Page 169 - Storia dell'inquisizione spagnola
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acqua di lauro, di rosmarino o di fior d’arancio, quindi
rivestito con una camicia pulita o con i suoi abiti più belli e
avvolto in un lenzuolo nuovo. Era vegliato in una camera
illuminata solo da candele in cui si ritirava la famiglia che
recitava le orazioni per il suo eterno riposo. In seguito, il
cadavere veniva seppellito nella terra vergine, con il capo
volto ad oriente, nel cimitero situato fuori delle mura. Sulla
tomba si posava acqua, pane ed uva passa.
Bisogna riconoscere che i moriscos hanno rispettato quasi
costantemente le loro tradizioni, giacché, perfino durante gli
anni della ribellione di Granada, avevano restituito alle
cerimonie tutto il loro splendore. Essi si preoccupavano
soprattutto che questi riti fossero rispettati nelle loro case e
non esitavano all’occorrenza a impiegare la forza.
Alcuni moriscos si curavano solo secondo le loro tradizioni,
ma più strani sono certi aspetti della loro vita, alcune
pratiche di cui la natura e lo scopo ci appaiono prive di senso
e sfuggono completamente alla nostra comprensione. Perché
Alvaro Haïti di Perales e sua moglie non fanno all’amore che
sulla nuda terra in una funda, per rispetto, sostengono, della
legge di Maometto? Altri si dedicano a pratiche di magia e di
stregoneria, colpe considerate molto più gravi perché
presupponevano l’intervento diabolico.
Le relazioni che i moriscos intrattenevano con i cristiani
erano molto ambigue e tradivano una reciproca diffidenza.
Essi non potevano evitare di vivere con i cristiani, per la
struttura stessa delle abitazioni, per cui ognuno fatalmente
vedeva ciò che succedeva in casa dell’altro.
L’Inquisizione poi godeva di un tale prestigio presso i
cristiani che questi non esitavano ad informare il Santo
Uffizio dei loro dubbi su questa e quella persona. A tal punto
che denunciavano atteggiamenti o parole del tutto innocenti.
I moriscos si distinguevano innanzi tutto per la lingua: o
parlavano in algaravia, o si esprimevano con difficoltà in
castigliano. Un altro elemento di riconoscimento era il
cognome, o il nome, o un soprannome di origine araba. Il
alcuni casi il morisco non poteva celare la sua appartenenza