Page 165 - Storia dell'inquisizione spagnola
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un’accanita resistenza contro l’assimilazione alla
popolazione cristiana. Infatti la comunità morisco si senti
sempre tradita. Con le Capitolazioni di Granada, i Re
Cattolici erano tenuti a rispettare la religione musulmana
secondo la tradizione di tolleranza tipica del medioevo
spagnolo. Questo impegno non era stato mantenuto e, per di
più, l’intolleranza si estese in seguito anche al regno di
Aragona.
Il dramma dei moriscos sta nel fatto che li si accusa di non
accettare una religione che è loro estranea e nella quale non
sono stati educati. Per estensione si rimprovera loro
comportamenti e genere di vita non conformi a quelli dei
cristiani. Musulmani nel cuore, essi continuano allora ad
osservare in segreto la religione dell’Islam e i suoi riti e a
vivere ai margini della società .
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La cultura e la fede
I costumi che i moriscos si sono sforzati di rispettare con
maggiore costanza riguardano le prescrizioni alimentari.
Astenersi dal vino e dalla carne di maiale è una regola
imperativa stabilita da Maometto, il profeta. I moriscos
considerano una condizione della loro salvezza l’osservanza
di questo precetto e, in compenso, esso è il segno manifesto
dell’adesione alla comunità islamica. Queste pratiche
alimentari hanno una tale importanza ai loro occhi che un
moriscos, per esempio, può costringere propri figli a sputare
un pezzo di carne di maiale che essi stanno per inghiottire.
Inoltre, la carne destinata ad essere mangiata, dev’essere
macellata in un modo particolare. Gabriel Madrono viene
sorpreso mentre sta per sgozzare una pecora in campagna
secondo il rituale islamico: questo gli varrà il cammino verso
la prigione inquisitoriale.
L’astensione dal vino, invece, sembra essere stata meno
generale. A Granada, al momento della rivolta, si sono viste
perfino delle donne darsi al bere. Diversi editti regi